A Loro Ciuffenna (Arezzo) all’interno della manifestazione : “premio nazionale di pittura CIUFFENNA 2010″ il premio per la sez. Giovani emergenti è stato assegnato a Nicola Salotti. Le vorticose strutture di Nicola Salotti ci potrebbero rimandare alle dolorose e geniali espressioni del Blues che è nato e si è sviluppato in seguito alla schiavitù delle comunità nere, nelle regioni del sud degli Stati Uniti. Possiamo considerare il Blues come la manifestazione profana di uno stato d’animo che ha ritrovato nella parola poetica prima, nel canto e nell’accompagnamento in un momento successivo la sua grande e travagliata possibilità di rivelazione. Le opere di Salotti trascinano il fruitore in un moto centripeto, in un viaggio al centro di ogni cosa, dove l’essenza della verità si manifesta attraverso il particolare utilizzo di segni, luci e superfici. Il groviglio iniziale che sembra inestricabile, così come la tristezza e il dolore quotidiano espressi dai canti blues, ben presto manifestano un bagliore interno o una particolare accensione cromatica che si trasforma nella speranza di una condizione mentale in evoluzione in grado di poter sovvertire ogni avversità.
Suoni dei segni, melodie cromatiche, ritmi primordiali e talvolta tribali: nella vita basta credere nel futuro per diventare artifici del proprio destino. Nell’arte, invece, è sufficiente dare il nome a una cosa per farla esistere. – Il suono del segno. Ritmi ancestrali ed evocativi nei lavori di Balzano, Grassi, Pulcinelli e Salotti Testo di Maurizio Vanni, Museologo, Storico e Critico d’Arte
Nicola Salotti nasce a Barga (LU) il 23/02/1981. Si diploma all’istituto statale d’arte A. Passaglia di Lucca nel 1999. Nel 2000 si trasferisce a Firenze dove frequenta l’Accademia di Belle Arti conseguendo la laurea nel 2006 con una tesi dal titolo: ” A forma d’uomo (conoscere e riconoscere il volto nelle cose)”. Successivamente è ammesso al corso biennale COBASLID di Firenze dove nel 2008 consegue a pieni voti, l’abilitazione per l’insegnamento di discipline pittoriche. Attualmente vive e lavora nella provincia lucchese dedicando la sua vita all’arte.
Esegesi artistica:
Dal momento della nascita tutta la nostra vita è pervasa dal desiderio di riprovare le sensazioni dell’estasi prenatale. E proprio da questa visione l’azione creativa, è un modo per ritrovare quelle sensazioni primordiali. Alla base della creatività c’è un elemento intrinseco di espressione e di comunicazione verso il così detto inconscio collettivo, per rendere possibile questo lo psicologo Carl Gustav Jung diceva che il canale comune era dovuto agli archetipi cioè le forme di manifestazione degli istinti , intesi non come appartenenti alla sfera biologica bensì alla sfera spirituale. Facendo mie queste considerazioni ho intrapreso questo percorso a seguito di una necessità che mi giungeva dettata dal mio inconscio , i lavori qui presenti sono il frutto di elaborazioni compositive che seguono la comprensione dello spazio pittorico e dell’uso del colore come mezzo espressivo autonomo . Queste rappresentazioni nascono da osservazioni, associazioni e sintesi di colore e forma che partono eliberatamente da segni casuali che poi evolvendosi si articolano in strutture compositivo-sintattiche che attingono direttamente alle reminescenze formali dettate dall’inconscio . Questa mia ricerca rende vita dalla volontà di capire il vero funzionamento del pensiero creativo in assenza di controllo esercitato dalla ragione , al di là di ogni preoccupazione estetica e morale
Dal momento della nascita tutta la nostra vita è pervasa dal desiderio di riprovare le sensazioni dell’estasi prenatale. E proprio da questa visione l’azione creativa, è un modo per ritrovare quelle sensazioni primordiali. Alla base della creatività c’è un elemento intrinseco di espressione e di comunicazione verso il così detto inconscio collettivo, per rendere possibile questo lo psicologo Carl Gustav Jung diceva che il canale comune era dovuto agli archetipi cioè le forme di manifestazione degli istinti , intesi non come appartenenti alla sfera biologica bensì alla sfera spirituale. Facendo mie queste considerazioni ho intrapreso questo percorso a seguito di una necessità che mi giungeva dettata dal mio inconscio , i lavori qui presenti sono il frutto di elaborazioni compositive che seguono la comprensione dello spazio pittorico e dell’uso del colore come mezzo espressivo autonomo . Queste rappresentazioni nascono da osservazioni, associazioni e sintesi di colore e forma che partono deliberatamente da segni casuali che poi evolvendosi si articolano in strutture compositivo-sintattiche che attingono direttamente alle reminescenze formali dettate dall’inconscio . Questa mia ricerca prende vita dalla volontà di capire il vero funzionamento del pensiero creativo in assenza di controllo esercitato dalla ragione , al di là di ogni preoccupazione estetica e morale. – Nicola Salotti
Expo:
2010 “Il suono del segno” collettiva dei premiati al Premio Nazionale di pittura Ciuffenna Loro Ciuffenna (AR)
2010 Vincitore del Premio Nazionale di pittura Ciuffenna sezione Giovani emergenti (AR)
2010 Arte in Lucca “Paesaggio della memoria” collettiva c/o il REAL COLLEGIO Lucca
2010 “Percorsi di colore e forma” mostra personale c/o L’Opera caffè (LU)
2010 “Artefact” l’iNStallazione di Venti d’arte , Fornaci di Barga (LU)
2009 “MAV ” Metti l’artista in vetrina, Fornaci di Barga (LU )
2007. Workshop,expo,Botto&Bruno, Officina giovani ,(PO)
2007. Personale di pittura, “Antropomorfia” , Barga (LU)
2006. Collettiva di pittura , La Galleria , Barga (LU)
2005. Segnalazione speciale per la grafica nel concorso ” La telaccia d’oro”, (TO)