Gina e Giorgia decidono di fare una mostra sui cani, sul rapporto fra cani ed umani, fra un cane particolare ed un particolare umano. Il cane è amico dell’uomo e subito nel nostro vocabolario oberato di maschilismo “ecce homo e cane”, ma Gina e Giorgia sono donne e nell’immaginario maschile il cane è simbolo di fedeltà mentre la sua femmina dell’opposto. Che orrore la cultura degli uomini!
Così vorrei pensare ai cani che abbaian…o alla luna, in una carta dei tarocchi, come emblema e simbolo della tensione anche canina, cinica e umana al, verso il femminile, osservando che l’ispirazione, la ricerca, la tensione verso l’altro, l’ignoto, il diverso siano da sempre lunari, femminili.
Penso appunto ai cinici, a quei filosofi la cui vita si ispirava a quella dei cani, “vita da cani”, vita cioè di povertà e ricerca, ricerca di se nell’altro , prima di Francesco d’Assisi, vita ridotta all’essenziale, drenata ed epurata del superfluo, liberi da ogni vincolo materiale, sciolti, come cani, assoluti, assolti dalle convenzioni, nudi come cani .
Cani come esempio dunque, come modello, e in questa mostra appunto si offrono come modelli; più esattamente parlerei di cinofanie cioè manifestazioni diverse di cani, all’interno di differenti visioni e percorsi emotivi, sparse a apparse su materiali diversi, intessute dai vincoli che ogni artista ha e ha avuto con le proprie compagne e compagni cani.
Ci accompagnamo infatti ai cani, ma mai si posseggono, essi infatti ci lasciano credere, nudi e liberi come sono, che li possediamo ma la nostra illusione è sostenuta soltanto dalla loro straordinaria capacità di sopportazione. In fondo sono ancora fiere, pericolose, ancestralmente feroci ed è solo per amore o per pietà nei nostri confronti, di noi così lontani dall’idea di uguaglianza che spesso ci concedono (con la nostra presunzione d’esser padroni), di vivere accanto a loro, come pari.
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Un ringraziamento al cane Gina e a Giorgia
Giuliano Nannipieri.
Dario Gentili
Julia Harden
Diego Bisso
Andrea Meini
Nicola Vukich
Elisa Possenti
Isabella Staino
Giuliano Nannipieri
Paola Prato.Errico
Cave canem, Il cane raccontato dagli artisti. A Lorenzana
Lorenzana. Un gruppo di artisti ha dato vita a una originale mostra che ha come protagonista assoluto quello che tradizionalmente è ritenuto il miglior amico dell’uomo. Cave Canem, ovvero Attenti al cane: è questo il titolo della collettiva che si svolge a Lorenzana (in provincia di Pisa) fino al 17 settembre, con il paese in gran fermento (tra il 10-11e il 12) per l’ormai tradizionale festa del vino, dell’uva e dell’agricoltura, giunta alla 33° edizione, e la prima mostra di bellezza canina che ha preso il via l’11 settembre (altre informazioni sul sito internet http://www.comune.lorenzana.pi.it). Ideatrice della collettiva è la fotografa Giorgia Madiai che (con la complicità della sua cagnolina Gina) ha deciso di mettere insieme sedici interessanti artisti diversissimi tra loro per poetica, stile e linguaggio espressivo (fotografi, pittori, illustratori…) con l’intenzione di raccontare, sotto ogni possibile profilo, il rapporto così complicato ed esclusivo che si instaura tra uomo e cane. Dove il cane diventa modello, quasi simbolo: un motivo che porta a riflettere, in maniera trasversale, sull’intera esistenza. Fatta di emozioni, sentimenti, fedeltà, sopportazione, amicizia, fiducia… Gli artisti sono: Keane, Fabio Leonardi, Maurizio Falleni, Luca Bellandi, Carlo Bertolini,G iorgia Madiai, Jacopo Querci, Dario Gentili, Julia Harden, Diego Bisso, Andrea Meini, Nicola Vukich, Elisa Possenti, Isabella Staino, Susi Bonaccorsi, Giuliano Nannipieri, Paola Prato Errico. L’inaugurazione è il 10 settembre, ore 18.30, alla sala espositiva di Lorenzana, in via Gramsci 23. La mostra resterà aperta fino al 17 settembre tutti i giorni dalle 18.30 alle 20. Apertura full time durante i giorni della festa paesana.
A. B. – source – Artimes
http://www.artimes.it/index/default/341.html