A large party going on in Piazza Angelio this evening as the L’osteria of Riccardo Negri and his loyal staff celebrate the end of the summer season. The L’osteria has been open right through the summer and for many visitors to the city it was the only place still open to eat during the afternoon as most of the the other restaurants shut their kitchens and took the tradition siesta.
Riccardo instead decided to remain open as much as was humanly possible. Now the season has come to and end and he and his staff are off for a well deserved holiday.
This evening they emptied their fridges and stores and so their regular customers ate and drank for free – the party was still going on strong as this article was being written. Will they party till dawn ? hmmmmm.
The L’osteria will be open once again on the 4th December.
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P.S oh yes, you may have noticed that one of those images appears upside down – fear not, as it features, among others, a visiting musician to Barga – Keith Ballantyne from the very prestigious Perceptual Engineering Studios, down under in New Zealand (their site is here)
Closed for the season? Opening once again on 4th December? What are the seasons there? How many seasons are there anyway? Inquiring minds want to know.
Tuscany is neither Canada nor Maine, caro Beauly. Seasons are no more rational here than….well, than the political system.
Political System?! More than two seasons? L’Osteria opening and then closing and then opening again? Wow, too much too much!
Take me to the Other Paris, that’s where things are straight forward and easy!
Più che il sistema politico, bizzarro soprattutto per le caratteristiche di personaggi ed interpreti, secondo me il miglior esempio dell’irrazionalità italiana è il nostro sistema tributario.
così, la prego di dirmi a proposito di come bizzare il sistema fiscale è
the political system here is very rational: the more money you have, the more power you can buy; the more power you have, the more money you can make …
Caro Mato: C’e davvero uno sistema tributario?
In teoria, considerato quanta gente vive di esso (funzionari, dipendenti pubblici e privati, commercialisti, consulenti del lavoro…) e la lunga sfilza di parole magiche incomprensibili per i non iniziati (irpef, irap, iva, ici…), esiste ed è molto ramificato.
In pratica, come molti regolamenti all’italiana, è un sistema talmente astruso da rendere impossibile la transazione più semplice a meno di non rivolgersi ad uno dei professionisti di cui sopra. E anche coì facendo non potrai mai star tranquillo poiché, in caso di contenzioso, la responsabilità rimane soltanto tua: agli occhi della legge, il tuo commercialista è soltanto un consulente.
Alla fine, pur avendo una tassa per tutto, gli unici a pagare fino all’ultimo centesimo sono quelli che non possono evitare di farlo: i lavori dipendenti, ai quali il prelievo fiscale viene effettuato a monte della busta paga. E lo stesso concetto che si tratta di soldi dei dipendenti non è così scontato, dato che a lamentarsi dell’eccessiva tassazione sul lavoro dipendente sono soprattutto gli imprenditori che imputano ad esso la difficoltà ad “investire”. Ma non erano soldi dei lavoratori?
Se non è irrazionale tutto questo…
Tutto capito, mato. Quest’ anno provavo pagare i redditi prima dal giorno “normale,” 12 Giugno. Ci voleva 6 ore della confusione profonda, 5 visite alle banche diverse (dove trovavo 5 code enorme), 4 andare-ritorno fra le banche e il mio commercialista e non so quante pagine degli moduli.