This was the story we published on the 14th December – Umberto Sereni , who was the mayor of Barga for two consecutive administrations before giving up the post as it is not possible to be elected in local government for more than two terms (unlike national government) has put himself up as a candidate for the next election in nearby Lucca.
Some of the details are still unclear but it would seem that Luilio Giannecchini, who is the Director of the Istituto Storico della Resistenza recently sent a package to the Umberto Sereni containing documents which according to the Director prove that Umberto’s father, Bruno Sereni far from being the devout anti-fascist and fighter in the the Spanish Civil war against Franco* was in fact a supporter of Benito Mussolini and his Fascist party. Not only that but according to Giannecchini, his son, Umberto Sereni carries or carried on that tradition and he too should be tarred with the same brush.
Startling accusations for Umberto considering his avowed political position of being of the left.
Lilio Giannecchini claimed that he has other documents proving his case and if Umberto Sereni insisted on putting himself up for election in Lucca then he would publish the documents.
Umberto lost no time in reporting the accusations and threats to the Procura della Repubblica and pubblico ministero Fabio Origlio. From there it will go to the magistrates to decide just who has truth on their side and just what is the position of privacy in modern Italy. Full article is here
Today comes news of a new document concerning this case and it is sure to set the cat amongst the pigeons as it comes from the Consiglio Generale dell’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia… in other words the overall national General Council overseeing the Istituto Storico della Resistenza in Lucca of which Luilio Giannecchini is the Director.
The letter concerns the details of a meeting held on the 17th December and it states, using stiff language, that the General Council considers the actions of Lilio Giannecchini regardless of its possible legal connotations, highly intimidating and therefore absolutely reprehensible and contrary to professional ethics on the management of archives and cultural goals of the institutes and civil history of the Resistance.
It then calls on the governing bodies of the Istituto Storico della Resistenza in Lucca to take urgent action to protect themselves and Insmli associative network, and suspended as a precautionary measure the Director of the institute and provide a timely and comprehensive report on the incident.
Failure to do so could lead to the complete Institute in Lucca being expelled from the national network.
Documento approvato dal Consiglio Generale dell’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia nella seduta del 17 dicembre 2010 in merito allavicenda del cosiddetto “dossier Sereni” preparato dal Direttore dell’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea in provincia di Lucca.
Il Consiglio Generale dell’Insmli, è venuto conoscenza, in base a quanto pubblicato, senza smentita, dai mezzi di informazione, che il Direttore dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’età contemporanea in provincia di Lucca avrebbe invitato il professor Umberto Sereni a ritirare la propria candidatura a sindaco di Lucca, perché altrimenti egli avrebbe disvelato informazioni relative allo stesso Sereni e ai suoi familiari quali risulterebbero da documentazione in suo possesso.
Il Consiglio Generale ritiene tale comportamento, a prescindere dalle sue eventuali connotazioni giudiziarie, altamente intimidatorio e pertanto assolutamente riprovevole e contrario alla deontologia professionale relativa alla gestione di archivi e alle finalità culturali e civili degli Istituti storici della Resistenza. Per questi motivi, pur nel rispetto della piena autonomia di cui statutariamente godono gli Istituti associati alla rete dell’Insmli, invita gli organi direttivi dell’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea in provincia di Lucca a intervenire con urgenza a tutela propria e della rete associativa dell’Insmli, sospendendo cautelativamente il Direttore dello stesso Istituto e predisponendo tempestivamente un’esaustiva relazione sull’accaduto.Qualora ciò non avvenisse si raffigurerebbe l’incompatibilità con i principi ispiratori sanciti dallo Statuto dell’Insmli e, ai sensi dell’art. 4, potrà essere avviata una procedura di espulsione dell’Istituto di Lucca dalla rete associativa.
Milano, 17 dicembre 2010
UPDATE 22nd December – Now the Province of Lucca has joined with the following Comunicato stampa stating that after a unanimous decision from the giunta in Palazzo Ducale, they are now calling on the suspension of Lilio Giannecchini
Decisione unanime della giunta di Palazzo Ducale
ISTITUTO STORICO DELLA RESISTENZA: LA PROVINCIA CHIEDE LA SOSPENSIONE DI GIANNECCHINILa Giunta provinciale chiederà a Mauro Lenci, rappresentante dell’Ente nell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea, di proporre al Consiglio Direttivo ed agli altri organi competenti la sospensione in via cautelativa del direttore dell’Istituto, Lilio Giannecchini. Sospensione sollecitata anche dal Consiglio Generale dell’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia (Insmli), in attesa degli sviluppi della vicenda giudiziaria che vede coinvolto proprio Giannecchini.
«Il Direttore dell’Istituto storico della resistenza e dell’età contemporanea – si legge nel documento approvato stamani all’unanimità dalla Giunta di Palazzo Ducale – ha esorbitato dai propri compiti istituzionali utilizzando informazioni e documentazioni dell’archivio storico per una querelle di tipo personale e tale azione individuale potrebbe avere come effetti possibili ripercussioni sull’immagine dell’Istituto storico della resistenza e dell’età contemporanea fino a incrinarne la credibilità istituzionale».
Il Consiglio Generale dell’Insmli, infatti, ha addirittura preso in considerazione l’ipotesi di una possibile esclusione dell’Istituto di Lucca dalla rete associativa per incompatibilità con i principi ispiratori dello Statuto.
Considerata la gravità della situazione, che rischia di portare a effetti fortemente negativi a livello nazionale, la Provincia ha agito per vie istituzionali e ha ritenuto opportuno assumere una posizione ufficiale, richiedendo anche una convocazione straordinaria del Comitato di Gestione dell’Istituto storico della resistenza e dell’età contemporanea.
* Durante la rivoluzione spagnola la resistenza popolare antifranchista si autorganizzò militarmente in unità chiamate “Colonne“. Tra quelle anarchiche si distinse per l’importanza la Colonna Durruti (diverrà poi la 26a Divisione), formata da circa 3000 militanti coordinati dalla figura carismatica di Buenaventura Durruti, uno dei dirigenti di spicco della CNT
Nella Colonna Durruti, ricordiamo, combatterono gli italiani Antoine Gimenez ed Agostino Sette, che sarà il primo caduto (31 luglio 1936) di nazionalità italiana nella guerra di Spagna. (Altre fonti danno come primo caduto Enrico Dal Bo, un antifascista veneto, arrivato a Melilla da poche settimane, dopo essere stato membro della sezione barcellonese della Lega italiana dei diritti dell’uomo, insieme a Bruno Sereni, Anteo Luzzatto, Giovanni Fassina, i fratelli Ornella, Lorenzo Musso e Umberto Calligaris, facente parte delle Brigate Internazionali).- source
The story of the left — and its mad, internecine death wish — in microcosm. If you can’t fathom how a transparent scoundrel like Silvio Berlusconi remains in power, this absurd accusation is the answer. The people of Barga know Umberto Sereni as well as a people can know any politician. He is manifestly not a Fascist..
Lilio Giannecchini resigned from his post as the Instituto’s director on December 23.
Lucca: chiesta la sospensione di Giannecchini dell’Istituto Storico della Resistenza
23-12-2010 / FATTI & PERSONE / LA REDAZIONE
LUCCA, 23 dicembre – La Giunta provinciale chiede a Mauro Lenci, rappresentante dell’Ente nell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea, di proporre al Consiglio Direttivo ed agli altri organi competenti la sospensione in via cautelativa del direttore dell’Istituto, Lilio Giannecchini. Sospensione sollecitata anche dal Consiglio Generale dell’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia (Insmli), in attesa degli sviluppi della vicenda giudiziaria che vede coinvolto proprio Giannecchini.
«Il Direttore dell’Istituto storico della resistenza e dell’età contemporanea – si legge nel documento approvato stamani all’unanimità dalla Giunta di Palazzo Ducale – ha esorbitato dai propri compiti istituzionali utilizzando informazioni e documentazioni dell’archivio storico per una querelle di tipo personale e tale azione individuale potrebbe avere come effetti possibili ripercussioni sull’immagine dell’Istituto storico della resistenza e dell’età contemporanea fino a incrinarne la credibilità istituzionale».
Il Consiglio Generale dell’Insmli, infatti, ha addirittura preso in considerazione l’ipotesi di una possibile esclusione dell’Istituto di Lucca dalla rete associativa per incompatibilità con i principi ispiratori dello Statuto.
Considerata la gravità della situazione, che rischia di portare a effetti fortemente negativi a livello nazionale, la Provincia ha agito per vie istituzionali e ha ritenuto opportuno assumere una posizione ufficiale, richiedendo anche una convocazione straordinaria del Comitato di Gestione dell’Istituto storico della resistenza e dell’età contemporanea.
Berto Giuseppe Corbellini Andreotti presidente dell’Istituto Storico della resistenza e dell’Età Contemporanea di Lucca in una nota interviene polemicamente dichiarando che Giannecchini si è già autosospeso: Il Presidente dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’età contemporanea in Provincia di Lucca manifesta con estremo stupore la propria indignazione per essere stato nuovamente informato per ultimo.
Le notizie riguardanti la nota vicenda che vede coinvolti Lilio Giannecchini e il Prof. Umberto Sereni ci sono giunte prima attraverso i mezzi di comunicazione e solo in secondo tempo attraverso organi istituzionali.
Ci lascia non solo stupiti ma anche contrariati aver saputo di una richiesta di sospensione non firmata da alcun organo responsabile proveniente dall’INSMLI senza aver ascoltato e valutato le ragioni del nostro Istituto.
Forse l’INSMLI si è basato per le sue decisioni unicamente su notizie di stampa e su una versione di parte, chiaramente accusatoria non avendo neppure preso visione del comunicato stampa del nostro Istituto.
Ragioni elementari di buon senso avrebbero suggerito di comunicare direttamente con noi, Istituto associato alla rete nazionale.
Sarebbe stato opportuno sentire in questa occasione la solidarietà dell’INSMLI soprattutto in ragione delle comuni idealità e del notevole lavoro di ricerca che il nostro Istituto persegue da anni (rivista, pubblicazioni, raccolta di documenti).
Un esempio su tutti: il libro di Riccardo Caporale sulla “Banda Carità” e il recupero della documentazione processuale relativa al gerarca fascista, recupero che senza l’opera di Lilio Giannecchini non sarebbe stato possibile. Per intervento personale del Direttore è stata inviata in copia all’Istituto Regionale di Firenze la documentazione processuale. D’altronde l’attività di ricerca promossa e realizzata dal Direttore Giannecchini è ben nota ed è uno strumento insostituibile per la storia della Lucchesia e della storia contemporanea.
L’iniziativa promossa dall’INSMLI per le modalità e motivazioni addotte è da considerarsi assolutamente scorretta sul piano dei rapporti istituzionali e lesiva dell’onorabilità e del prestigio del nostro Istituto.
Comunque, il Direttore, con alto senso di responsabilità e attaccamento all’Istituto – al quale ha dedicato tutta la sua vita – aveva già autonomamente deciso di autosospendersi dall’incarico di Direttore con documento ufficiale. Le funzioni di Direttore sono state assunte provvisoriamente dal Presidente fino alla convocazione del consiglio direttivo”. – source Ioschermo.it – http://www.loschermo.it/articoli/view/31293