Un tripudio di bandiere, coccarde, nastri tricolori; cori che hanno intonato l’inno di Mameli al suono della banda Luporini; “Viva l’Italia” gridato dalla platea del Teatro dei Differenti hanno caratterizzato la giornata del 17 marzo, centocinquantesimo dell’Unità d’Italia.
Le celebrazioni ufficiali nel nostro comune sono iniziate nel pomeriggio con l’inaugurazione dei restauri della statua di Giuseppe Garibaldi, dove sono convenute decine e decine di cittadini e molte delle autorità civili e militari per salutare il rinnovato splendore del busto dell’Eroe dei due mondi.
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Dopo un breve discorso del sindaco Marco Bonini e l’intonazione dell’Inno, le celebrazioni si sono quindi spostate al Teatro dei Differenti che mai, forse, era stato così gremito, tanto che c’è stato addirittura chi è dovuto rimanere fuori dalla struttura.
L’atmosfera all’interno sin da subito è stata quella di un teatro risorgimentale, con tricolori appesi al palco e ai palchetti e una moltitudine di bandierine sventolate con entusiasmo dai tantissimi presenti che, alle prime note dell’Inno di Mameli si sono alzati in piedi unendosi al coro.
Questo insolito consiglio comunale è stato quindi aperto dal sindaco Bonini, che come prima cosa ha espresso un pensiero di solidarietà per il Giappone e per il dramma che il suo popolo sta vivendo dopo il terribile tsunami che ha devastato interi centri abitati; poi si è entrati nel vivo delle celebrazioni con i messaggi giunti dal presidente della Regione Enrico Rossi, dal presidente della Provincia di Lucca Stefano Baccelli, dal senatore Andrea Marcucci e dall’onorevole Raffaella Mariani.
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Molto interessante l’intervento seguente, tenuto dall’avvocato Leonardo Mordini in merito alla figura, ormai divenuta storica, del trisnonno Antonio Mordini, barghigiano protagonista del risorgimento italiano a fianco di Garibaldi, che Barga non ha mai smesso di onorare. Un personaggio ricordato anche dagli allievi delle scuole medie e dell’ISI di Barga che poco dopo si sono avvicendati sul palco per leggere riflessioni su questo momento storico che non dovrebbe essere percepito come mera materia scolastica ma come momento fondante della nostra identità presente.
A conclusione della cerimonia, partecipata anche dai rappresentanti dei comuni di Coreglia, Borgo a Mozzano e Castelnuovo e dal presidente della Comunità Montana della Mediavalle, tutti i membri del consiglio comunale hanno apposto la firma su un tricolore che d’ora in avanti rimarrà appeso nell’atrio di Palazzo Pancrazi per sottolineare il senso di appartenenza e la fierezza di far parte del popolo Italiano.
La fine delle celebrazioni si è tenuta poi in piazza Angelio, dove è stata affettata una torta a tema preparata dai ragazzi della scuola alberghiera di Barga per concludere in bellezza una cerimonia così partecipata.
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