Con la presenza del primo ministro scozzese Alex Salmond, che ha dato un significato importante all’evento con la sua partecipazione, è stato inaugurato ieri a Glasgow, presso la cattedrale di St. Andrews, l’Italian Cloister Garden, il giardino monumentale voluto dall’Arcidiocesi di Glasgow ed in particolare dal suo vescovo Mario Conti, per celebrare il contributo degli italo-scozzesi alla terra che li ha accolti, ma soprattutto per ricordare con un monumento, il primo così grande e significativo realizzato in tutto il mondo, le vittime italiane perite nella tragedia dell’Arandora Star; la nave che trasportava deportati italiani e tedeschi in un campo di prigionia in Canada e che fu affondata da un sommergibile tedesco, non troppo distante dalle coste scozzesi.
Vi morirono centinaia di persone innocenti, colpevoli solo di vivere e lavorare in una nazione che era in guerra con la loro patria di origine, ma nonostante il loro ricordo sia tornato ad essere vivo soprattutto nell’ultimo decennio, mai era stato posto per loro un monumento che li ricordasse per sempre; soprattutto che li ricordasse in quella terra dove persero la vita in quel lontano luglio del 1940.
Proprio per questo la presenza e le parole del primo ministro scozzese sono state molto importanti. Salmond ha seguito, sostenuto ed incoraggiato questo progetto fin dagli albori, due anni fa, quando la Diocesi di Glasgow lanciò l’iniziativa mobilitando la comunità italiana, in Scozia ed in Italia a contribuire alla raccolta dei fondi.
Assieme a lui, di cui potete ascoltare sopra il discorso, ci sono stati diversi eccellenti relatori per la cerimonia inaugurale, svoltasi nella cattedrale cattolica di Glasgow. Dopo l’introduzione di Ronnie Convery, a capo del Comitato pro Italian Cloister Garden, e prima delle conclusioni tirate proprio dal primo ministro, sono intervenuti lil console italiano, Gabriele Papadia, la Lady Provost di Glasgow Sheena Winter, l’architetto romano che ha realizzato il progetto e diretto i lavori, Giulia Chiarini che ha spiegato, come poi ci ha ripetuto anche nell’intervista che trovate alla fine di questo servizio, il significato ed il messaggio di questo monumento.
Emozione e sentimento anche nelle parole del vescovo Mario Conti di cui sotto potete ascoltare l’intervento integrale.
Il tutto arricchito dalla bella musica del risorgimento italiano proposta da un quartetto d’eccezione giunto per l’occasione da La Scala di Milano: Leonardo Cortellazzi, tenore, Filippo Fontana, baritono, Andrea Favalessa violoncello e Orazio Sciortino al piano.
Durante la liturgia della commemorazione officiata da Monsignor Christopher McElroy, sono stati letti dall’autrice (in italiano) e da l console onorario Leandro Franchi (in inglese), alcuni brani toccanti del libro “Arandora Star. Dall’oblio alla memoria” scritto da Maria Serena Balestrazzi.
Prima che l’arcivescovo Conti benedicesse ed inaugurasse ufficialmente l’Italian Cloister Garden, ha commosso i presenti l’Ave Maria cantata da Luigi Corvi, ma l’emozione vera dei tantissimi presenti (la cattedrale era completamente gremita), soprattutto degli italo-scozzesi, è venuta con la visita al chiostro ed al suo monumento: un labirinto di grandi plinti ricoperti a specchio in cui riflettendosi si può volare sui propri pensieri, ispirati dai brani di poeti italiani e delle sacre scritture che vi sono incisi.
Il chiostro si completa da un ulivo della Garfagnana , alto simbolo di pace e, nel perimetro che circonda il monumento, dalla lapide che ricorda i caduti dell’Arandora Star, accanto a quella di tutti coloro, enti, istituzioni, privati cittadini, associazioni, che hanno sostenuto il progetto.
Tantissimi, dicevamo, i presenti alla cerimonia tra i quali spiccava in particolare la presenza dell’unico sopravvissuto ancora in vita dell’Arandora Star, Rando Bertoia. Ma ci ha fatto piacere vedere anche tanti amici di Barga a cominciare dal’ex sindaco di Glasgow Alex Mosson, dal grande artista scozzese John Bellany, per finire con i tanti bargo-scozzesi come Aldo Cecchini, Mauro Cecchini, Allan Toti, Michael Lemetti, Roberto Marchetti e tantissimi altri insieme a loro. Anche da Barga e dalla Valle del Serchio è stata numerosa la presenza alla cerimonia.
Tra gli ospiti d’onore della giornata anche Umberto Sereni, tra i principali sostenitori del progetto al tempo del suo mandato di sindaco di Barga, accompagnato dal sindaco di Molazzana Rino Simonetti. La nostra amministrazione Comunale era invece rappresentata dal vice sindaco Alberto Giovannetti assieme ai consiglieri comunali Emma Biagioni e Paolo Caselli, presenti insieme ai rappresentanti dei comuni di Pistoia, Picinisco e Filignano, i paesi che hanno pagato i tributi più alti nella tragedia dellì’Arandora Star.