The long running argument and discussion that have been rumbling on all summer concerning murals (article here) put up during the night just exploded into a full-scale out and out war of words as the residents of Barga Vecchia woke up this morning to find two new murals had appeared overnight. One in Piazza Angelio, just opposite the offices of giornaledibarganews and the other glued onto the wall of the historic Palazzo Pancrazi – the town hall.
There were reports of other murals that had appeared in Barga Giardino and Fornaci di Barga, but so far, these stories do not seem to be based in fact.
It would appear that the declaration in August by the assesore Pietro Onesti that “this is not art but the disfigurement of a public building” and “Barga should not become a mural” has not just been ignored but whoever is responsible for the murals is actually throwing down the gauntlet by putting one right on the wall of the town hall.
It is also become increasingly clear that the main problem is not so much the content of the murals – they are not painted directly on to the wall but are on paper but the fact that the first two to appear in the city this summer were attached to the walls with vinyl glue.
Removing them once they had dried was a fairly long process which left marks on the walls, which in the case of the elementary school in Barga Giardino had only recently been re-plastered and repainted at considerable cost from the public purse.
It is fully expected that first thing Monday morning, the Carabinieri will be involved and the hunt will begin in earnest for person or persons unknown responsible for the murals.
Già in occasione della precedente iniziativa avevamo ragionato sul fatto se questa è una forma di arte e di espressione o puro vandalismo. Non c’è alcun dubbio per l’assessore all’edilizia scolastica, Pietro Onesti che questa mattina si è recato sul posto, in compagnia dell’assessore alla scuola Renzo Pia, ed ha immediatamente staccato il murales: “Questa non è arte, ma deturpazione di un edificio pubblico”, ha detto, abbastanza risentito ed ha anche aggiunto che Barga non può diventare un murales, soprattutto quando si tratta di edifici pubblici.
As for the content, it would appear that latest work is from the hand of the same person who did the first two as there is now a definite style for the figure and text although this time he/she or they have dug a little deeper into the cultural fabric and brought out two thought provoking phrases.
On Palazzo Pancrazi, the phrase from Friedrich Nietzsche – “Madness is rare in individuals but in groups, parties, nations, and ages it is the rule” – a fairly understandable viewpoint and not so difficult to decipher but in Piazza Angelio we find alongside a figure of Red Riding Hood “If the doors of perception were cleansed every thing would appear to man as it is, infinite.” – slightly more difficult to grasp the intended meaning as the phrase was originally from William Blake’s poem “The Marriage of Heaven and Hell” but was also used much later in the 50’s by Aldous Huxley as the title for his book “The Doors of Perception” and then once again a decade later by Jim Morrison as the name for his group “The Doors”
Observers have also noticed that the white figure on Palazzo Pancrazi appears to have a badge or logo on his chest which looks very similar to the logo of the Italian Democratic Socialists (SDI – Socialisti Democratici Italiani) but that could be just be a red herring to throw people off the track.
“La follia è molto rara negli individui, ma nei gruppi, nei partiti, nei popoli, nelle epoche è la regola”- Friedrich Nietzsche
“Quando le porte della percezione si apriranno tutte le cose appariranno come realmente sono: infinite”– William Blake
La lunga discussione sui murales che ha infiammato l’estate sembrava essersi quietata, ma tra la notte di sabato 17 e domenica 18 settembre l’argomento ha ripreso prepotentemente campo, quando i residenti di Barga Vecchia si sono svegliati scoprendo che due nuovi murales erano apparsi durante la notte.
Uno in Piazza Angelio, proprio di fronte all’ufficio di Barganews e l’altro sulla parete del Comune che da su piazza salvo Salvi.
È giunta notizia anche di altri murales affissi al Giardino e a Fornaci, ma alla fine il fatto si è rivelato solo una voce.
Pare che le dichiarazioni dell’assessore Pietro Onesti “Questa non è arte ma la deturpazione di un edificio pubblico” e “Barga non diventerà un murales” rilasciate in merito al “caso” di Piazza Pascoli non siano state ignorate, ma che anzi, chiunque sia il responsabile di questi murales abbia raccolto la sfida mettendone uno addirittura su Palazzo Pancrazzi.
Il problema non sta tanto murales in se – non sono dipinti direttamente sui muri ma sono realizzati in carta – ma nel modo in cui, almeno quello apparso in agosto, è stato affisso: con colla vinilica.
Staccarli diventa quindi un lavoro complicato ed il muro resta irrimediabilmente segnato; ecco perché tanto livore nel caso del murales affisso in piazza Pascoli: il muro era stato ridipinto e la pellicola che la colla crea impedisce a un eventuale mano di vernice di aderire alla superficie. Cosa che non accadrebbe con la colla di farina, usata dai “professionisti” di questa tecnica, che resta permeabile e facilmente ripulibile con sola acqua.
A questo punto è inevitabile pensare che inizierà, da parte delle autorità, una seria caccia al responsabile (o ai responsabili).
I due soggetti apparsi la scorsa notte, dati i contenuti, sembrano fatti dalla stessa mano che ha fatto i primi due, dato che ormai lo stile, sia per le figure che per i testi che li accompagnano, sono gli stessi, anche se questa volta l’autore (o l’autrice) hanno scavato nel tessuto sociale scrivendo due frasi provocanti.
Su Palazzo Pancrazi è riportata una frase di Federich Nietzche: “La follia è molto rara negli individui, ma nei gruppi, nei partiti, nei popoli, nelle epoche è la regola” – un punto di vista abbastanza comprensibile e non così difficile da decifrare, mentre in Piazza Angelio cappuccetto Rosso dichiara “Quando le porte della percezione si apriranno tutte le cose appariranno come realmente sono: infinite”; un messaggio più difficile da interpretare, dato che la frase è tratta da un poema di William Blake, poi ripresa negli anni ’50 da Aldous Huxley nel libro “Le porte della Percezione” e finalmente, un decennio dopo, adottata da Jim Morrison per il nome della sua band, The Doors, appunto.
Gli osservatori più attenti avranno anche notato che la figura su Palazzo Pancrazi ha un simbolo sul petto che assomiglia molto al logo del partito dei Socialista democratici Italiani, ma questo potrebbe essere solo una falsa pista per confondere le idee.
I suggest a compromise resolution. Let the Comune fine the murales perpetrator (if identified) a sum equal to the cost of wall repair, while also awarding him/her a premio San Cristoforo for elevating the level of cultural discourse.
Il fatto che i muri possano rimanere macchiati è l’unica pecca di questi murales. Per fortuna c’è ancora qualcuno che legge Nietzche o Blake!! Perchè chi li ha riportati in questi contesti sapeva cosa scriveva.
Non tutti sono assopiti…..c’è ancora qualcuno che pensa (bene ? male?) ma almeno pensa. Spero tanto che sia opera di giovani. Forse il risveglio è possibile!
One of my very strong memories (and one of the feelings of Barga and its community) are the posters for artist/religious events which are stuck upon walls and utility doors all around the town. In fact I have one of these posters framed in my living room as I tore one down and took it home. Is there per say, as far as public space goes, much difference between all the posters promoting events than there is a poster in the shape of a person? You could also argue that the walls of Barga have protected it from the reach of advertising billboards… only very subtle and respected brands have made their way into the public space there… the occasional Illy coffee sign or something like that… Perhaps this is what makes this work striking. It penetrates through the walls of the castle under the cloak of darkness. What you best hope for is that this artistic adventure/social realist statement does not backfire and the council decide to start sticking up CCTV cameras…. whenever there is an election, politicians and political parties have no qualms in fly posting, often illgeally.
Come volevasi dimostrare.
Comunque, molto bene: almeno ci leggiamo tutti un pò di Nietzsche!
“La pittura non è fatta per decorare gli appartamenti. E’ uno strumento di guerra offensiva e difensiva contro il nemico.” (Pablo Picasso)
E se lo diceva lui, è bene mettersi l’anima in pace: tutti.
Viva la Cultura, Viva l’Arte, Viva la libertà intellettuale.
Questo è solo l’inizio..
“Inizio” è riferito al rinnovamento culturale che è in atto a Barga.
Queste opere hanno contribuito a sollevare la questione “spazi”.
Questa energia creativa andrebbe incanala e valorizzata attraverso aree condivise “di contaminazione” dove poter esporre e fare ricerca.
Barga ha maturato dentro di se le risorse necessarie per riattualizzare la definizione di città d’arte. Le Istituzioni hanno il difficile compito di accompagnare e sostenere questo percorso -Pietrasanta ha molto da insegnare in merito- e noi siamo qui per dare una mano!
Adoro questi collage…sempre più belli!
I have always arrived into Barga by train. The first thing you are greeted with is the tagging at the station… the entire station is covered with what is graffiti, not street art. Will the local council do something about this? After all it is the first impression…
Qualunque sia la motivazione, ha la mia ‘stima’.
The figure depicted cannot be said to be in the best of physical or mental health. It has obvious breathing and hair problems. A terrible dress sense, a psychological fondness for young girls in red riding hood costumes, a godly conviction of indestructibility, and has clearly suffered a good dose of genetically engineered cosmetic surgery explaining that prolonged rejuvenated existence look.
SO THAT IS WHAT THE “GIORNALEDIBARGANEWS” THINKS……
Can the TAGS used for these articles be taken as the papers editorial on the topic?
This article, ART, GRAFITTI, MURIALS
Previous article: “ART FORM”,” DEFACEMENT”,” GRAFFITI”, “MURALES”, “VANDALISM”, “VANDALISMO”
First article: “ART FORM”,“DEFACEMENT”,”GRAFFITI”,”VANDALISM”
In online computer systems terminology, a tag is a non-hierarchical keyword or term assigned to a piece of information (such as an Internet bookmark, digital image, or computer file). This kind of metadata helps describe an item and allows it to be found again by browsing or searching. Tags are generally chosen informally and personally by the item’s creator.
not quite sure what the MURIALS tag has to do with this subject …..
but then again if you look at the Related Articles from the giornaledibarganews archives which appear at the bottom of the article … this list of 5 articles is automatically created from the database … now that IS an interesting choice, is it not ?
Jazz becomes Jazzy with Crehate’s art!
Un murales sulla scuola materna. Onesti: “questo è vandalismo”
Chairart 2011– Una Sedia per Tutti
Women artists and crafts in Barga
I tanti talenti delle Donne
Mi associo alla mozione presentata da Frank e propongo un emendamento: invece di multarlo, lasciamo sia lo stesso autore a ripulire i muri dopo un po’ che i suoi murales sono stati esposti.
Da quanto ci ha fatto vedere, dovrebbe avere le capacità per fare un ottimo lavoro. Inoltre, considerati i materiali usati, non credo che le sue opere siano state pensate per durare nel tempo, o sbaglio?
D’accordo sulla nomination per il San Cristoforo: sicuramente lo merita più di Moratti e probabilmente anche più di Renzi.
Poi, siccome vanno di moda le citazioni, ne aggiungo una (e mi scuso per la lunghezza):
“Se un tempo la pianificazione della vita metropolitana trovava la propria matrice in un piano regolatore, adesso ciò non può più essere. Velocità e Libero Mercato sono i due fattori di entropia che trasfigurano la metropoli e fanno sì che il controllo non possa più essere a priori pianificato. Esso va eseguito just in time, sul momento, da dispositivi di modificazione architettonica del territorio, dal network semaforico, dalla semiotizzazione totalitaria dei (non)luoghi, dalla fascinazione continua della cartellonistica, dalla miserabile e autoritaria dislocazione delle cabine telefoniche (cellulare gratuito e di massa!), da eventi spettacolari, dalla monitorizzazione pervasiva, da sensi unici e guardie dappertutto. Luther Blissett chiama questo dispositivo di controllo Pizzardone Astratto. Pizzardone perché è dispositivo regolatore di traffico, Astratto per la sua pervasiva concretezza, per il suo essere deterritorializzato, non individuabile, perché il Pizzardone Astratto è ovunque.
Ora che il Pizzardone Astratto è stato sgamato, a Luther Blissett non rimane che una sola cosa da fare: dichiarargli guerra.
Svelare l’architettura come forma di polizia per aprire spazi all’immaginazione derivante.”
Infine, murales a parte, vorrei sapere quali sono i segnali di rinnovamento culturale di cui si parla nel post firmato “Inspired by Barga”. Le espressioni più rilevanti mi sembra siano qui già da un po’ tempo, mentre alcune istituzioni storiche sono in condizioni ben peggiori rispetto al passato, quando esistono ancora.
Lo dico senza alcuna polemica, sia chiaro: semplicemente mi chiedevo cosa mi sono perso.
P.S. Ho appena letto la proposta di creare una sorta di “recinto” dove sarebbe consentita la realizzazione dei murales, ma ho qualche dubbio che questo possa bastare a risolvere il “problema”. Staremo a vedere…