Per alcuni è stata una sorpresa, per i nostri lettori (a cui avevamo dato la notizia, in esclusiva) no: la Valle è stata protagonista, in prima serata, della nota e seguitissima trasmissione di Italia 1 “Mistero”.
Un’eccezionale e insolita vetrina di pubblicità. Lo sa bene Christian Alpini, promotore dell’evento e direttore del Parco Avventura del Levigliese. “Grazie all’andata in onda del programma (che potete rivedere qui) – dice – domenica, dalle 11 all’una di notte, il nostro sito ha fatto un boom di visitatori impressionante: oltre 800! Un numero veramente notevole in solo due ore!”.
Questa eccezionale visibilità non ha giovato solo al Parco ma a tutta la Valle immortalata in suggestive riprese dallo staff di Italia 1 e in particolare al piccolo comune di Vergemoli di cui è stata ripercorsa parte della storia più misteriosa e poco conosciuta come quella della Chiesaccia in cui si fermavano i pellegrini per riposare durante i loro viaggi. Ma spesse volte, racconta la leggenda, i viandanti più che il riposo trovavano la morte divorati dai preti cannibali. Questa inquietante storia è stata raccontata con enfasi dal bravo conduttore Daniele Bossari. “È veramente una brava persona, molto alla mano” è stato il parere comune di lo ha conosciuto durante la sua venuta in Valle per registrare la puntata insieme alla modella Jane Alexander.
Accompagnato dal gruppo speleologico garfagnino, il conduttore ha poi visitato una miniera abbandonata dove, nel Settecento, a seguito di un crollo, morirono oltre trenta minatori. “L’esperienza più forte che ho provato da quando lavoro a Mistero” ha confessato Bossari che pure – tra ufo, esorcismi, case infestate da fantasmi – deve averne viste! Con lui anche i “Ghost Hunters Team” veri e propri Ghostbusters italici che in un’altra parte della miniera si sono messi alla ricerca degli spiriti dei minatori.
I risultati della loro ricerca sono ancora sotto studio e saranno resi noti nelle prossime puntate del programma. Una cosa è certa: ad un certo punto sia a loro che al gruppo che accompagnava Bossari si sono spente, contemporaneamente le luci! Puro caso? A detta degli uomini di Mediaset no. Chissà che non sia l’occasione per tornare dalle nostre parti magari alla ricerca di altri “misteri”…
“Spese volte”
per dire di cosa che si verifica di frequente, molti usano l’espressione suddetta.
A scuola mi hanno sempre detto che si dice “spesso” e basta.(oppure: di frequente, molto spesso, frequentemente, ecc.)
La “spesse volte” sono cose che riguardano le costruzioni edili, componemti architettonici ecc.
cioè “volte”, arcate, che sono spesse perchè devono soportare grossi pesi.
Luti Giuseppe
“spesse volte”
nella grammatica italiana l’uso avverbiale degli aggettivi è possibile e corretto…
“È da osservare la possibile coincidenza formale di parole appartenenti a classi grammaticali diverse, come per piano aggettivo, e quindi sottoposto a flessione, e piano avverbio, quindi invariabile, mentre per esempio accanto a spesso avverbio si ha la formula spesse volte ‘molte volte’, ‘numerose volte’ che, nel suo insieme, è sostituibile con l’avverbio spesso.” cit. Accademia della Crusca”.
Ma che vuol dire? Il discorso riportato dal Claudio Merlini dovrebbe essere spiegato, scusate ma io non ci ho capito nulla
Gentile Graziello, vuol dire una cosa semplice.
Che Giuliano Luti e Claudio Merlini, entrambi degni del massimo rispetto ovviamente, si sono messi a sottolineare un’inezia linguistica dell’articolo, che a mio avviso lascia il tempo che trova, mentre a voler commentare l’articolo ci sarebbe molto da dire sulla pseudo informazione che fanno trasmissioni Tv come Mistero e Voyager che infinocchiano (mi si perdoni il termine) per verità assolute ipotesi il più delle volte prive di qualsiasi fondamento o supporto scientifico.
Bravo Valter!