Non autogestione, non occupazione, ma portare il fatto all’opinione pubblica. Questo l’inedito modo di protestare che hanno adottato gli allievi dell’IPSSAR di Barga (l’Istituto Alberghiero, per intenderci) per denunciare lo stato delle palestre dell’istituto, soprattutto dopo le forti piogge dell’ultimo periodo.
“Per fare educazione fisica – inizia Laura Dinelli – utilizziamo sia la palestra del nostro istituto, sia quella delle scuole Medie (nello stesso polo scolastico, ndr), ma una settimana fa quest’ultima è stata chiusa perché si è staccato dell’intonaco dal soffitto a causa delle infiltrazioni d’acqua. Anche la palestra dell’IPSAR, nella stessa settimana, si è allagata, ma la scuola non ha comunque sospeso l’attività fisica. Per di più il soffitto della palestra è fatto di eternit e temiamo che sia pericoloso, soprattutto con le infiltrazioni d’acqua.”
Questo fatto aveva creato del malumore, che si è accentuato stamattina, quando i ragazzi sono entrati in palestra: nuove infiltrazioni di acqua avevano creato pozze qua e là, e nel ripostiglio degli attrezzi erano stati sistemati dei secchi per raccogliere le gocce che stillavano dal soffitto. A questo punto un gruppo di studenti ha deciso di protestare civilmente e non entrare in aula, dato che la settimana precedente avevano già segnalato la situazione al capo d’Istituto.
La palestra in questione, tra l’altro, è stata ristrutturata pochi mesi fa, ma pare che i lavori non siano stati effettuati ad hoc: “La palestra è stata completata pochi mesi fa – sottolinea Ubaldo Viti – ma si infiltra acqua dai soffitti e dagli infissi, rendendo scivoloso il pavimento, molto pericoloso per chi fa educazione fisica. Chi ha fatto i lavori dovrebbe intervenire immediatamente e mettere mano a questi problemi.
La paura degli studenti è infatti il fatto che si possa scivolare e cadere, incidente già occorso un paio di anni fa, fortunatamente senza gravi conseguenze, ed è questo è il vero succo della protesta, come ribadisce Edoardo Brazzola: “Un mese fa è stata riaperta la palestra dopo i lavori, ma in realtà non sono completi. I professori conoscono la situazione ma ritengono comunque che si possa fare ginnastica. Noi invece temiamo che si possa scivolare o, peggio ancora, che possa cadere dell’intonaco dal soffitto”. L’alternativa, del resto, sarebbe chiudere anche questa palestra e sospendere l’attività motoria in favore di lezioni teoriche in classe, cosa anche questa che non va a genio ai ragazzi.
La scuola, dal canto suo, pur non rilasciando dichiarazioni ufficiali ha tranquillizzato gli studenti, con i quali ha già in programma un incontro la settimana prossima per ragionare pacificamente se l’allarme sia fondato o se invece il problema delle infiltrazioni sia solo la conseguenza di questi giorni di forte maltempo. Comunque sia, il comune, la cui competenza ricade sulla sola palestra delle scuole Medie (gli istituti superiori fanno capo invece alla Provincia) ha già annunciato che entro la settimana partiranno i lavori per mettere in sicurezza quell’ambiente, in modo di avere almeno uno spazio per la ginnastica completamente sicuro. Sembra che i primi frutti della protesta siano già maturati.