In 1939 the Brazilian composer, Heitor Villa-Lobos composed a piano piece by superimposing the New York skyline on a piece of graph paper.
Even with the pitches following the heights of the buildings and the spaces determining the duration of the notes, the composer was able to compose this work in the form of a Brazilian serenade.
So, although this piece was inspired by New York City, it doesn’t have an American sound. You are not likely to confuse this with the works of George Gershwin, Vernon Duke, John Kander, Richard Rodgers, or John Philip Sousa.
This evening in Castelnuovo Garfagnana another exercise in composition took place, again using verticals set up against a horizontal background and once again with the idea of musicians in an orchestra taking central stage as the first ever Stati Generali della Garfagnana Terre del Serchio opened up to the public.
The brain child of Andrea Giannasi finally became public in a forum held in the Sala “Suffredini” for all interested parties willing to listen and make their point of view known.
A forum aimed at the future of this area. A loose organisation based across the net and in real daily life with the expressed purpose of putting citizens first in shaping just how the future of the Mediavalle will be decided.
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Il seme e’ messo a dimora nel solco e nel nome della bellezza del principe di Dostoevskij, dei netizen, degli orchestrali e la dialogica. Sulla scacchiera di Kasparov. Siamo noi i cittadini avanzati dediti alle buone pratiche.- Andrea Giannasi
Cosa sono gli Stati Generali e cosa vogliono?
Gli Stati Generali della Garfagnana e Terre del Serchio intendono creare un laboratorio collettivo formando massa critica, accogliendo le idee e le proposte della società civile. Intendono diventare contenitore di studi utile al rinnovamento anche di altri scenari, settori e comparti della vita sociale.
Gli Stati generali nascono come nuova voce paritaria e popolare attraendo però le migliori professionalità, attraverso una struttura non più verticale. L’accesso è quindi aperto a tutti.
Per compiere un passaggio comune che poi sia utile è necessario mettersi al servizio delle riforme. Disegnare il futuro di un territorio non è solo un obbligo morale, ma necessità professionale e diventa tratto irrinunciabile vestire panni egalitari. Gli Stati quindi non esigono etichette o preconcetti; gli aderenti sono tutti uguali e la voce di ognuno ha lo stesso valore espresso dagli altri.
Diventa vitale quindi un rinnovato spirito culturale che unisca e crei massa critica per i bisogni collettivi del domani. E’ innegabile che siamo custodi del futuro dei nostri figli. Un futuro dove non si custodiscano solo le appartenenze di pochi, ma i bisogni di tutti.
Ma gli Stati Generali della Garfagnana e Terre del Serchio sono anche luogo di incontro e confronto dove si coltiva soprattutto la “bellezza” intesa come bene universale, in ogni scelta e gesto. Gli Stati Generali si alimentano di bellezza, perché solo dalla vicinanza e la comprensione di questo termine possiamo ripartire per costruire la nostra casa del domani. E scegliere di utilizzare gli strumenti per il futuro.
Quale lo scopo degli Stati Generali?
Lo scopo è quello di unire le menti volenterose della valle per comporre un piano decennale che riguardi i bisogni e le esigenze ineluttabili legati a sanità, sviluppo, viabilità, culture e ambiente. Il gruppo di lavoro si suddividerà in tante commissioni che giungeranno a ottobre al congresso degli Stati Generali della Garfagnana e Terre del Serchio, portando i lavori all’attenzione di tutti.
L’obiettivo è quello di fornire agli amministratori del presente e del futuro gli strumenti necessari per un buon governo del domani.
Chi compone gli Stati Generali?
L’idea è stata lanciata dal Giornale di Castelnuovo, ma gli Stati Generali appartengono ad ogni cittadino che alzando la mano intende disegnare il proprio futuro.
Dove e come si realizzeranno i lavori?
Gli Stati Generali nascono nelle Terre del Serchio da dove traggono alimenti per temi e riflessioni. La Valle da Minucciano a Ghivizzano sarà interessata da studi e incontri. Il lavoro è invece così definito: abbiamo allo studio una prima fase di conoscenza del progetto; una seconda fase di lancio tramite i giornali, i siti internet, i blog , le mailing list e Facebook, che porterà al raggiungimento di un primo incontro collettivo durante il quale nasceranno le commissioni.
Una terza fase di lavori con confronti, studi, inchieste, ricerche e infine una quarta fase dedicata al congresso quando si conoscerà il programma definitivo e completo.
Perché nascono gli Stati Generali della Garfagnana e Terre del Serchio?
Il momento storico di appiattimento e solitudine collettiva impone alla società momenti di ripensamenti e riflessioni. Non è più rimandabile l’esigenza di creare strategie e idee con progettualità ben definite e delineate, così come non è più accettabile la navigazione a vista. Il futuro si può e si deve disegnare, per questo nascono gli Stati Generali della Garfagnana e Terre del Serchio.
A quali pericoli va incontro un progetto come questo?
I pericoli che dovranno affrontare i cittadini che intenderanno partecipare agli Stati Generali della Garfagnana e Terre del Serchio sono molti. In primis i tentativi di certa diplomazia confessionale pronta a dettare regole e imporre timbri e marchi.
Non mancheranno neppure i detrattori del movimento del fare.
Così come i fragili e coloro che vivono di acredine, malevolenza, malanimo, risentimento.
Deve essere comunque chiaro che nel movimento c’è e ci deve essere posto per tutti. Anche chi intende mettere i bastoni tra le ruote deve avere la possibilità di esprimere il proprio parere.
E la politica?
E’ bene sottolineare fin dalle prime battute che la struttura degli Stati Generali della Garfagnana e Terre del Serchio non intende prendere posizioni, commentare, giudicare le azioni politiche e amministrative praticate nel passato e nel presente nel nostro territorio.
Gli Stati Generali sono nati per guardare avanti con lo scopo di disegnare il futuro della valle.
L’intento in questa fase non è partitico ma esclusivamente programmatico.
Vogliamo costruire dei documenti utili a disegnare un piano decennale di lavoro amministrativo.
Il movimento culturale è teso ad osservare, studiare e, se possibile, migliorare le strutture della Garfagnana e Terre del Serchio.
Il lavoro del congresso degli Stati Generali della Garfagnana e Terre del Serchio sarà quindi un lavoro senza bandiere al vento e senza remunerazioni.
La voce degli amministratori e dei politici è ben vista e ben accetta, considerato che a loro saranno poi rivolti i risultati dei lavori.
Andrea Giannasi
(Coordinatore degli Stati Generali)
Premesso che tutti quelli si danno da fare per la “cosa pubblica”, sono meglio di chi sta con le mani in mano, mi chiedevo: non ci sono apposta i consigli comunali, dove tutte le migliori menti del paese potrebbero sbizzarrirsi?