 Forse non è una notizia che a Fornaci le serate del fine settimana siano movimentate e festaiole, dato che da anni la vocazione del paese del fondovalle è rivolta al commercio e all’intrattenimento. Ma vale comunque la pena raccontare come i venerdì e i sabato sera, soprattutto quando la bella stagione sembra arrivare, riescano ad attirare decine di giovani e meno giovani per l’aperitivo, per il dopo cena, per il dopo dopo cena… e oltre.
Forse non è una notizia che a Fornaci le serate del fine settimana siano movimentate e festaiole, dato che da anni la vocazione del paese del fondovalle è rivolta al commercio e all’intrattenimento. Ma vale comunque la pena raccontare come i venerdì e i sabato sera, soprattutto quando la bella stagione sembra arrivare, riescano ad attirare decine di giovani e meno giovani per l’aperitivo, per il dopo cena, per il dopo dopo cena… e oltre.
Alcuni locali promuovono eventi di intrattenimento, altri musica live, altri ancora si affidano semplicemente alla necessità di essere sociali, di trovarsi tutti insieme, ma tutti sembrano aver trovato un’identità ben definita.
L’antico Caffè Centrale è ormai il palcoscenico dei debutti per Smaskerando, che ormai ha nel suo palmares diversi successi; qui i ragazzi dell’associazione hanno presentato praticamente ognuno dei loro lavori e qui, sabato 5 maggio, hanno portato al pubblico l’ultima fatica, la terza parte della Divina Parodia. Il Paradiso dantesco riveduto e corretto in chiave ironica e attualizzata, interamente prodotto e recitato dai tanti giovani che fanno parte di Smaskerando. Grasse risate e locale gremito per lo show, preceduto da un lauto apericena, usanza nutrizionalmente deleteria ma gustosissima e per questo… praticatissima.
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Più oltre, al Deja Vu, si beve e si chiacchiera sia durante l’aperitivo che per il cicchetto del dopo cena e, anche se il locale è dotato di saletta interna, si sta tutti sul marciapiede. Qui non c’è musica live né iniziative di qualche natura, ma solo un’atmosfera metropolitana che vale quanto un evento organizzato.
Tutti prima o poi passano di lì e tutti quelli che passano di lì conoscono qualcuno che è già lì, per cui, in un crescendo durante la serata, alla fine gli incontri e i drink che si contano quando le ore si fanno piccole danno motivo di dire che sia un locale davvero alla moda.
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Gli fa eco pochi passi dopo il Cocktail Time, stra-frequentato soprattutto dai giovanissimi e con un bel giardino esterno. Non appena le temperature si fanno miti è proprio questo spazio che da un valore aggiunto e si riempie di minigonne e tacchi dodici pronti per affrontare la sfida: ordinare al banco superando i sei scalini all’entrata. Una vera passerella.
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Nuovo nel panorama ma dotato di grande energia è Proshop Village, uno spazio dalla doppia identità: negozio di sport di giorno, pub la sera con una sfida in corso. Realizzare serate soavi a base di blues, jazz o funky, che siano un’alternativa alla mondanità casinara che si respira altrove. Sabato 5 maggio sul palco Luca Guidi e Lorenzo Marianelli, prossimo appuntamento sabato 12 con lo psychojazz dell’Instabile Trio di Alessandro Rizzardi, Simone Venturi e Daniele Paoletti.
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Se la missione è invece un semplice gelato, la Gelateria è lì ad attendere con il banco frigo in vetrina e i tavolini fuori, appena fuori dalla rumba, dove è possibile sentirsi parte della movida ma non troppo coinvolti. Davanti, il Caffè Novecento, altro posticino lounge dove le serate cominciano con l’aperitivo a buffet e dove l’atmosfera rimane sempre raccolta, per rilassarsi in caso il trambusto degli altri locali non faccia al caso nostro.
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Tutto in qualche centinaia di metri su via della Repubblica, dove il passeggiare tra un locale e l’altro è accompagnato dalle vetrine illuminate e dai tanti incontri fortuiti che è possibile fare mentre si va a vedere “chi c’è dì là”.
Ma la scelta non si esaurisce qui: in via Provinciale, dal lato opposto del paese ma raggiungibile in quattro passi attraverso le viuzze di Fornaci Vecchia, la Galera è tornata all’antico splendore, con la gestione di giovanissimi titolari. Per l’ultimo panino della serata o per iniziare l’ideale percorso per locali che poi si butta in via della Repubblica, questo pub rustico è lì, accogliente e di nuovo gremito.
In un sabato sera di mezza stagione Fornaci è davvero vitale e frequentata fino a tardi, e ad ogni uscio si sentono suoni e voci che riempiono gli spazi che separano un locale dall’altro. Poi arriva il primo maggio, il due giugno oppure le serate di agosto a Fornaci e, complice via della Repubblica chiusa al traffico, le presenze si moltiplicano, le connessioni tra le persone aumentano, le iniziative dei locali si fanno più definite e viene da pensare che, davvero, la vita notturna a Fornaci pulsa e aggrega.