Si è aperto e si è chiuso stamani, 14 settembre, il capitolo barghigiano della visita del reduce della 92°Divisione Buffalo Ivan J. Houston, brillante uomo di finanza in pensione che è voluto tornare nei luoghi dove ha combattuto nel 1944 e dove è rimasto fino al 1945. Houston non ha combattuto la tragica battaglia del 26 dicembre 1944 a Sommocolonia, ma conosceva ed era stato a Barga ed in quella terribile controffensiva tedesca perse molti amici. Dalle nostre parti, in provincia di Lucca, Houston comunque combatté e rimase ferito ad una spalla in quel di Pietrasanta. Azione che gli valse il prestigioso riconoscimento della “Bronze Star” a cui seguì poi la “Purple Hearth”. Tutte medaglie che il veterano porta orgogliosamente sul petto e che anche stamni portava appuntate sulla sua giacca.
A Barga è stato accolto con tutte le solennità dal vice sindaco, Alberto Giovannetti che lo ha salutato al suo arrivo sul piazzale del Fosso dove, come già avvenuto nei giorni scorsi a Lucca ed a Viareggio, erano schierati i figuranti della “Linea Gotica della Lucchesia”, con una squadra di soldati della
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92.a Buffalo, accompagnando poi tutta la cerimonia. Assieme a loro non potevano naturalmente mancare i nostri sempre presenti Alpini con le bandiere tricolori.
Nella sala consiliare il saluto delle autorità e l’intervento di Ivan Houston che è rimasto commosso dell’accoglienza ricevuta ed anche di rivedere Barga. Queste le sue parole.
Oltre al sindaco ha parlato in qualità di storico, soffermandosi soprattutto sui legami tra Barga e gli Stati Uniti, il prof. Umberto Sereni di cui sotto potete ascoltare l’intervento completo.
Un po’ in tutti gli interventi è stato comunque ribadito che ogni visita di un veterano della Buffalo sarà salutata in questa terra con tutti gli onori possibili perché mai potrà venir meno la riconoscenza per coloro che hanno liberato questa terra dal giogo nazista.
Durante l’incontro c’è stato anche un minuto di raccoglimento per ricordare le vittime dell’attentato all’ambasciata americana a Bengasi.
La cerimonia è proseguita a Sommocolonia dove il reduce della Buffalo è stato ottimamente accolto dall’associazione ricreativa del paese presso i resti dell’antica Rocca, oggi monumento alla pace, dove Ivan Houston ha deposto insieme alle autorità una corona di alloro sotto la lapide che in quel luogo della memoria che ricorda anche le vittime delle Twin Tower di New York. Un momento che, come ha detto lui stesso, lo ha particolarmente commosso e riempito di orgoglio. In questa occasione è stato salutato anche dai rappresentanti del nostro parlamento, il senatore Andrea Marcucci e l’onorevole Raffaella Mariani.
I volontari dell’associazione di Sommocolonia hanno poi ringraziato Houston e le autorità organizzando un ritrovo conviviale presso le sale parrocchiali.
Stasera, venerdì 14 settembre, dalle ore 18, presso Villa La Dogana a cerasomma, si terrà la presentazione, a cura del professor Umberto Sereni, del libro di memorie “Black Warriors. The Buffalo Soldier of the World War II” scritto da Houston. Seguirà la consegna della medaglia d’oro di benemerenza del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.
Ad arricchire l’evento una nuova ricostruzione dei figuranti della “Linea Gotica Lucchesia” e un piccolo spettacolo pirotecnico realizzato da Diego Bartoli.
Sabato visita alla cittadina termale di Bagni di Lucca con la “scorta” di figuranti della Linea Gotica della Lucchesia che, con i loro mezzi d’epoca, lo accompagneranno sino al Comune e successivamente alle Terme “Jean Varraud”.
Domenica, infine, vista al cimitero militare americano dei Falciani di Firenze e, nel tardo pomeriggio, alle fortificazioni della Linea Gotica di Borgo a Mozzano.
Ivan J.Houston, adesso ottansettenne, era uno studente della Berkley University quando si arruolò nell’esercito americano ad appena 17 anni. Era uno dei più giovani del battaglione di cui faceva parte (3rd Battalion’s Combat Team 370) e scese in guerra nell’agosto del 1944.
Il primo incarico, appena sbarcato a Napoli, fu di attraversare l’Arno e di sfondare la Linea Gotica, il sistema di fortificazioni tedesche che tagliava l’Italia in due da est a ovest.
Il 1° settembre 1944 la squadra di combattimento 370 passò finalmente l’Arno e tre giorni più tardi, marciando verso nord, occupò Villa Orsini; qui il battaglione fu raggiunto dal resto della 92esima divisione Buffalo nel novembre 1944 e da qui continuarono a combattere nazisti e fascisti finché la Germania non si arrese nel 1945.
Houston riceverà poi, per i suoi meriti, importanti riconoscimenti quale il Combat Infantryman Badge e il Purple Heart per essere stato ferito in combattimento. Più tardi riceverà anche la Bronze Star e sarà insignito da Giovanni Paolo II della nomina a cavaliere dell’ordine di San Gregorio Magno.
La storia dell’odissea del 3rd Battalion’s Combat Team 370 è narrata in “Black Warriors: The Buffalo Soldiers of World War II”, scritto tre anni fa dallo stesso Houston assieme a Gordon Cohn, un libro in cui gli autori riportano le cronache di quel reggimento di fanteria composto da soli neri nell’esercito segregazionista degli Stati Uniti.
Originario di Los Angeles, Houston al termine della guerra completò i suoi studi all’università di Berkley e più tardi iniziò a lavorare presso la Golden State Mutual Life Insurance, co-fondata dal padre nel 1925. Ne è stato poi presidente e direttore dal 1970 al 1990.
Houston è stato anche presidente dell’Urban League di Los Angeles, direttore di L.A. Human Relations Commission ed ha ricoperto numerosi incarichi nei consigli di amministrazione di importanti aziende tra le quali la Broadway Federal Bank, Pacific Telesis (ora AT&T), Metromedia, Kaiser Aluminum.
Rimasto vedovo dopo 64 anni di matrimonio, Houston ancora oggi risiede nella contea di Losa Angeles.
“Black Warriors” è acquistabile su Amazon.com, BarnesandNoble.com e su Blackwarriorsbook.com.
A student at UC Berkeley in 1943 when he enlisted at 17, Houston was one of the youngest members of the 3rd Battalion’s Combat Team 370 that entered combat in August 1944. In “Black Warriors,” Houston chronicles the odyssey of the 370th as an untested black infantry regiment in the segregated U. S. Army.
Their assignment, after landing in Naples, was to cross the Arno River and break through the German’s deeply fortified “Gothic Line,” which stretched 170 miles across Italy’s spine.
On September 1, 1944, Combat Team 370 crossed the Arno and three days later they occupied Villa Orsini on their march north. Combat Team 370 was joined by the rest of the 92nd Division in November 1944 and continued to fight the Nazis and Italian Fascists until the Germans surrendered in May 1945.
Houston would go on to receive a Combat Infantryman Badge and a Purple Heart for being wounded in combat. Later he was awarded the Bronze Star.
A Los Angeles native, Houston completed his education at UC Berkeley after the war and later joined the Golden State Mutual Life Insurance Company, which had been co-founded by his father in 1925. He served as chairman and CEO of Golden State from 1970 to 1990. Houston also served as chairman of the Los Angeles Urban League, president of the L.A. Human Relations Commission, and served on numerous corporate boards including Broadway Federal Bank, Pacific Telesis (now AT&T), Metromedia, and Kaiser Aluminum. Pope John Paul II named Houston a Knight of the Order of Saint Gregory the Great.
Widowed after 64 years of marriage, Houston resides in the Ladera Heights section of Los Angeles.
Black Warriors is available for purchase online at www.Amazon.com , www.BarnesandNoble.com and www.Blackwarriorsbook.com. Additional information about Mr. Houston and the book is also provided on www.Blackwarriorsbook.com . To request Mr. Houston for book signings, book clubs or other literary events, email the request to promotions@blackwarriorsbook.com.
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