Pochi giorni fa i barghigiani hanno scoperto di avere un illustre concittadina tra le fila degli astri nascenti della musica folk britannica. L’indizio proveniva da un’intervista rilasciata a un quotidiano ed è inutile dire che la curiosità circa la provenienza di questa giovane cantante era davvero alta. Rachel Sermanni ha davvero radici barghigiane?
Dopo qualche giorno di attesa è stata lei stessa a placare l’interrogativo, raccontandoci qualcosa di più su di sé in un intervista che le abbiamo inoltrato per mail. E sì, possiamo confermare che, come Paolo Nutini e Nicola Benedetti, anche Rachel Sermanni ha nelle sue vene un po’ di sangue di questa terra.
Suo nonno, infatti, partì appena bambino da Filecchio e si stabilì nell’area di Glasgow, dove i genitori intrapresero un’attività di fish and chips e, analogamente a centinaia di nostri concittadini, lì rimase a vivere e formò la sua famiglia.
Adesso la giovane cantautrice vive con la famiglia e i fratelli nel piccolo villaggio di Carrbridge nelle Highlands e, partito dalla Scozia come spalla per altri gruppi, il suo folk sta ora arrivando in tutta Europa grazie al disco Under Mountain.
Nella mail che Rachel ha scambiato con la nostra redazione (e che pubblichiamo integralmente più sotto) c’è anche un accenno alla sua visita a Barga, avvenuta quando lei era bambina e che pare conservi come un ricordo speciale, e la promessa – speriamo più sincera di quella di Paolo Nutini – di imparare l’italiano.
Appurato che anche nel campo della folk music c’è una figlia di Barga non resta che attendere il momento in cui verrà a trovarci; che sia una visita di piacere o un evento musicale, per la nostra cittadina sarà davvero un piacere.
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httpv://youtu.be/dWaj2w4jwlg
In un’intervista rilasciata alla stampa italiana parli delle tue origini italiane, esattamente barghigiane. Siamo molto curiosi di saperne di più: quale dei tuoi parenti è originario di Barga?
Il padre di mio padre, mio nonno. È arrivato qui con i suoi genitori quando era molto molto giovane.
Quando si sono stabiliti in Gran Bretagna?
Circa 80 anni fa. La mia famiglia è arrivata da Barga ed ha aperto un fish & chips shop a sud di Glasgow
E tu, hai mai visitato Barga?
Ci sono stata in vacanza quando avevo 8 anni, assieme agli zii e alle zie
Cosa ti ricordi?
Mi piacque molto. Ricordo di aver salito il colle, fino in cima, verso la chiesa e fu una bellissima giornata. Il duomo era stupendo e così la vista lì intorno. Stavamo in una bella villa in collina, che aveva un uliveto e la vigna. È stata una vacanza davvero speciale
Sei molto giovane ma sei già molto conosciuta come cantante e cantautrice: come è iniziata la tua carriera? È stato difficile?
Ho iniziato a cantare e scrivere quando andavo ancora a scuola. Certe volte è molto dura, ma è così per tutti, qualsiasi sia la strada intrapresa. Sono fortunata perché sono riuscita a gestirmi e a mantenere il controllo su quello che stava accadendo. Sono fiera dell’album che ne è risultato. Molti amici mi hanno aiutato perché ciò accadesse
Vivere in una villaggio nelle Highlands è una fonte di ispirazione o piuttosto un limite?
Trovo che l’area in cui vivo sia di grande ispirazione. Mi piace andar fuori a strimpellare ed avere tutto quello spazio è davvero bello. Anche la quiete mi piace molto. Mi mancano questi posti quando sono lontana. È davvero uno dei posti più belli del mondo… anche se è un po’ diverso dalla Toscana anche per quanto riguarda il tempo…
Ultima cosa: quali influenze possono essere riconosciute nei tuoi lavori?
È difficile da dire, ogni brano parte da concetti diversi. Alcuni sono ispirati alla solitudine; un altro mi è venuto in mente vedendo una volpe sui binari. Una canzone è nata pensando a un passato amore mentre ascoltavo l’album Bitte Orca dei Dirty Projectors. Un’altra contiene una filastrocca che suona un po’ come la canzone per bambini ‘Teddy Bears Picnic’
Ti ringraziamo per la tua gentilezza, e scusa questo inglese… spero di essere stata comprensibile…
Grazie a voi, il tuo inglese va bene. Mi dispiace dover ammettere che non conosco bene l’italiano… ma mi eserciterò in vista dei miei concerti
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httpv://youtu.be/fRr22vjdoQ0
In an interview to the Italian press we read that you have Italian origins, exactly from Barga. We are really curious to know more about it: which one of your relatives was born in Barga?
My dad’s dad (my grandfather) came over here with his parents when he was very very young.
When do your family established in UK?
It was about 80 years ago that they came over from Barga and opened a chip shop in the south of Glasgow.
And you, have you ever visited Barga?
I went on a holiday there when I was eight with my aunts and uncles.
What memory do you have of it?
I loved it. I have memories of climbing the hill to the church at the very top and it being a beautiful day. The church was stunning and so were the views. We were living in a very nice villa on a hill and it had an olive grove and grapevines. It was a very special holiday.
You are really young but you are already known as a good songwriter and singer: how your career began? Has it been difficult? And how are your days?
Singing and writing started when I was in school. Sometimes it is hard but, for anyone, whatever the path, it is sometimes hard. I am lucky because I have mostly been completely in charge and in control of how things happen for me. I am very proud of the album that has been made. Many friends helped it happen.
You live in a small village in the Highlands: is it a source of inspiration or a restriction instead?
I find that the area I live in is very inspiring. I like to go outside and play about and having all that space is really good. I also like the quiet. I miss the place when I’m away. It is a very beautiful part of the world…a bit different to Tuscany weather wise though…
Last: what influence can be noticed in your works?
It is hard for me to say what it sounds like but the songs are varied in concept. Some are inspired by aloneness. one was instigated when I saw a fox on a railway track. One was a result of thinking of a loved one and listening to a lot of Dirty Projectors’ album, Bitte Orca. One has a twisted nursery rhyme feeling to it, half sounding like the children’s song ‘Teddy Bears Picnic.’
Thanks a lot for your kind reply, and please excuse my bad English, I do hope it’s clear enough…
Thankyou. Your english is very good. I am embarassed to say I don’t know very much italian at all. I will practice for my gigs.
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