La FIM CISL di Lucca esprime la propria preoccupazione per quanto annunciato dai vertici di KME nell’incontro sindacale tenutosi l’11 Gennaio 2013, presso Assindustria di Firenze, in un Venerdì nero per l’occupazione del nostro territorio.
Lo scrive iil segretario provinciale Narcisa Pellegrini in una nota inviata alla stampa:
“L’annuncio di KME sugli esuberi che coinvolgeranno un totale di 275 lavoratori, di cui 142 solo a Fornaci di Barga, non può che preoccuparci.
La chiusura della pressa prima, l’annuncio di sospendere l’utilizzo di uno dei cinque forni ora, non può che presagire ad un lento smantellamento della produzione nella fabbrica di Fornaci di Barga che oggi da lavoro a circa 800 lavoratori.
Chiediamo alla proprietà di KME di voler continuare ad investire ed innovare nei prodotti che caratterizzano la stessa KME, così come chiediamo al presidente Vincenzo Manes, uomo con incarichi prestigiosi e filantropici, di voler continuare a “scommettere” sull’Italia e su tutte le fabbriche del gruppo sparse sul territorio nazionale, ivi compresa quella di Fornaci di Barga.
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La FIM CISL di Lucca ritiene che un territorio quale quello della Media Valle e della Garfagnana non può permettersi di continuare a perdere posti di lavoro nell’indifferenza piu’ totale delle istituzioni.
Come FIM CISL di Lucca chiediamo a tutte le istituzioni: i Comuni della Garfagnana, la Provincia e la Regione di aprire un confronto unitario su quanto annunciato da KME, così come chiediamo agli Onorevoli e Parlamentari dei collegi della Garfagnana di farsi carico di una realtà, qual è la nostra, che soffre di problemi di viabilità, di poca attenzione al risparmio energetico e che purtroppo continua a soffrire della mancanza di investimenti che sarebbero necessari e di aiuto al territorio, ai suoi lavoratori e cittadini che potrebbero contare ad avere un posto di lavoro sul loro territorio.
Come coordinamento unitario nazionale sindacale di KME, nonostante le uscite solitarie di qualcuno, nell’incontro di Venerdì 11 si è deciso unitariamente di tenere un’assemblea che svolgeremo Martedì 15 gennaio oltre che un pacchetto di 8 ore di sciopero le cui modalità verranno decise in assemblea, e come FIM CISL di Lucca auspichiamo che le istituzioni non vogliano perdere l’occasione di dare un primo segnale di appoggio ai propri cittadini”.
Ad intervenire sulla vicenda anche il segretario provinciale della UILM (UIL) di Lucca Giacomo Saisi:
“La UILM (UIL) della Provincia di Lucca esprime la propria preoccupazione per l’annuncio fatto dal gruppo KME Italy, di 275 esuberi, di cui 142 (102 operai e 40 impiegati) nello stabilimento di Fornaci di Barga, più lo spegnimento di un forno fusorio con una produzione giornaliera di 730 tonnellate.
La UILM Lucca, in questa fase, appoggerà e sosterrà tutte le iniziative prese dal coordinamento nazionale di FIM FIOM e UILM del gruppo KME Italy e andrà alla ripresa della trattativa fissata per mercoledì 16 gennaio 2013 presso l’associazione industriali di Firenze, con chiaro intento di far cambiare posizione all’azienda, proponendo il ricorso agli ammortizzatori sociali per tutti i dipendenti, per scongiurare i licenziamenti. Ma in particolar modo si opporrà con ogni mezzo allo spegnimento del forno fusorio, perché questa operazione sarebbe disastrosa e vorrebbe dire l’inizio di un lento declino degli stabilimenti italiani e un chiaro disinteresse del gruppo KME Group di continuare ad investire e a rimanere in Italia.
La UILM Lucca, rimane molto preoccupata anche per il futuro del territorio della Valle del Serchio, anche alla luce delle recenti chiusure di importanti aziende; i 142 licenziamenti metterebbero in crisi altre numerose famiglie. Quindi ritiene necessario fin da subito, un interessamento e un coinvolgimento delle forze politiche e delle istituzioni locali, col fine di mettere in campo tutte quelle iniziative che mirino a trovare soluzioni ( come ad esempio interventi sul risparmio energetico) e a salvaguardare l’occupazione per garantire un futuro al sito Fornacino e all’intera valle”.
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