E’ in corso dalla prima mattinata di oggi la verifica degli edifici più sensibili sul territorio comunale, a seguito della forte scossa di terremoto di ieri.
In attività anche oggi, sabato, il Centro Operativo Comunale del Comune di Barga per monitorare costantemente l’evolversi della situazione dopo la scossa di terremoto di venerdì pomeriggio. Il sindaco, Marco Bonini, con i tecnici comunali hanno lavorato in queste ore per una attenta verifica negli edifici pubblici e in particolare sulle scuole dell’Istituto Comprensivo che si trovano nel territorio comunale. Le verifiche sono ancora in corso, ma se non emergeranno particolari criticità, e se ovviamente non si verificheranno nuove scosse di rilievo che comunque appaiono improbabili, le scuole lunedì prossimo, 28 gennaio, saranno nuovamente aperte per la consueta attività didattica. Per inciso c’è da dire che, riguardo al fatto che nonostante la forte scossa i danni praticamente siano stati inesistenti, questo sia da attribuirsi, per fortuna nostra, anche ad una durata brevissima del sisma di ieri, poco più di un secondo. Nell’ultimo terremoto di un certo rilievo che si è registrato dalle nostre parti, quello del 1985 la terra tremò per qualche secondo in più. Ecco perché i danni, pur se niente di particolarmente preoccupante anche allora, nel 1985 ci furono; con la caduta di porzioni di intonaco e di tegole dai tetti verificatesi in alcune zone ed anche a Barga. Stavolta praticamente non è successo nulla e questo lo si deve anche alla brevissima durata del sisma.
Comunque, sabato e domenica, in via precauzionale per il continuare dello sciame sismico, il sindaco Bonini ha anche deciso di sospendere le manifestazioni di ogni tipo che si dovevano tenere in luoghi pubblici ad esempio all’interno del Palazzetto dello Sport o per la presentazione del libro di Pietro Paolo Angelini che doveva avvenire presso il Conservatorio Santa Elisabetta.
La verifica ha interessato le scuole ed in nessun caso sono stati rilevati danni strutturali. Solo alla scuola elementare di Fornaci è stata rilevata la caduta di alcune porzioni di intonaco. Poca cosa. Niente da intaccare la stabilità dell’edificio comunque. Così è quasi certo a questo punto che lunedì prossimo tutte le scuole saranno regolarmente aperte e soprattutto in sicurezza.
Da sapere inoltre che anche nessuna messa sarà effettuata all’interno di una chiesa del territorio. Il vescovo della Diocesi di Pisa ha disposto che in via precauzionale tutti i luoghi di culto rimarranno chiusi sia oggi che domani. Le Sante Messe in questi due giorni, laddove possibile, si terranno in spazi aperti. Nell’unità Pastorale di Barga le sante messe sono quindi previste tutte, con gli stessi orari, ma all’esterno degli edifici. Nell’Unità pastorale di Fornaci ci saranno solo due sante messe: una oggi alle 18 ed una domani, domenica 27 gennaio, alle 11 presso l’area esterna della chiesa del Cristo Redentore di Fornaci.
[dw-post-more level=”1″]Non c’è da stupirsi se le misure cautelative previste per il sisma di ieri siano così scrupolose, dato che questo è stato infatti il sisma più forte registrato in Valle del Serchio dal 1920. Da quella scossa distruttiva che fece 300 morti in Garfagnana e che raggiunse una magnitudo 6.48 della Scala Richter. A Barga, per quanto riguarda l’intensità rilevata dei danni, si raggiunse allora un livello VIII della scala Mercalli e quindi veramente notevole, ma le cose andarono peggio in Garfagnana appunto dove l’intensità fu del X grado della Scala Mercalli che assegna un grado agli effetti sull’ambiente.
Andando indietro nei secoli i terremoti importanti non sono certo mancati. La Garfagnana fa registrare un terremoto di magnitudo 5.4 nel 1740 con a Barga un grado 7-8 della scala Mercalli; nel 1746 un terremoto di 5.06 con intensità di danno rilevata nella nostra zona pari a 7; nel 1902 un terremoto di 4.96 con intensità massima rilevata a Sommocolonia di 7 della scala Mercalli; nel 1914 un terremoto di 5.76 con intensità 7 a Barga; nel 1951 un terremoto di 4.48 con intensità a Barga di 5-6; nel 1985, quello che generò l’ormai noto allarme sismico, un terremoto di 4.65 con intensità a Barga di 5-6 della scala Mercalli (praticamente simile a quello di ieri). Leggendo questi dati appare subito chiaro che il terremoto di ieri è stato comunque superiore a quello del 1985 e a tutti quelli che si sono verificati dal 1920 in poi.
Curiosità del caso, quella che il sisma di ieri sia almeno il terzo terremoto che, storicamente, colpisce la Garfagnana nel mese di gennaio: nel 1985 il sisma arrivò il 23 gennaio, l’anno scorso il 27 gennaio, quest’anno, il 25. Quello del 1985 pru se inferiore a quello di ieri, come detto causò per la sua maggiore durata qualche caduta di intonaco e di tegole, ma niente di importante al di là della operazione che fece storia e scalpore con l’evacuazione praticamente di tutti i paesi della Valle del Serchio decisa dall’allora ministro Zamberletti. Quello che avvenne allora fece storia e scuola appunto. Fu proprio in seguito a quell’evento che in Garfagnana prese avvio un’opera più concreta per l’organizzazione della Protezione civile, che oggi in Italia è organizzata ad ottimi livelli per fortuna.
Da allora tanti sono stati anche nel nostro territorio gli interventi per mettere in sicurezza gli edifici più sensibili a cominciare dalle scuole.
Si pensi peraltro, per quanto riguarda Barga, che il nostro comune è quello che ha segnalato la necessità di verificare e di finanziare interventi antisismici per ben 47 edifici pubblici. Un vero primato per quanto riguarda l’intera provincia dove solo Castelnuovo segue a ruota con 41 segnalazioni. Delle 47 segnalazioni provenienti da Barga, 45 edifici pubblici sono stati esaminati; 25 sono stati adeguati, 12 erano gli interventi in corso al momento della relazione statistica, 8 le verifiche in corso, un edificio era stato demolito e due sono stati delocalizzati. L’edificio demolito è quello della ex scuola materna di Fornaci di cui adesso è in corso la ricostruzione ex novo.
Qualcosa, forse nemmeno poco, rimane invece da fare per l’adeguamento del patrimonio dell’edilizia privata. Tante case sono state ristrutturate, ma non tutte sono state costruite secondo i dettami della sicurezza antisismica nei decenni scorsi e non tutte sono state oggetto di adeguamenti.
Va ricordato che tutta la Garfagnana e tutti i comuni della Media Valle sono inseriti tra quelli ad alto rischio sismico. Barga, come Castelnuovo, come Borgo a Mozzano e via dicendo figurano nella fascia “peggiore”, sono insomma in zona 2, quella a maggior rischio sismico, come indica la mappa della classificazione sismica della Regione Toscana.
E’ una certezza che ormai tutti noi abbiamo imparato ad accettare e con la quale conviviamo. Comunque, sia, stando a quanto ci raccontano gli esperti, il terremoto di ieri può considerarsi una parentesi finita. Andate ad ascoltare quello che ci dice il prof. Gian Luigi Ruggio nell”audio intervista che trovate nell’articolo che ha realizzato Maria Elena Caproni.
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