Il web è sotto attacco. Tutto il web. Si salva per il momento il traffico Italiano, notoriamente “marginale” e meno sviluppato confronto alle grandi reti del pianeta.
Il motivo di questa cyber guerra mondiale che si sta compiendo sopra le nostre teste, sotto i nostri piedi, attorno a noi, è un possente braccio di ferro tra due colossi della rete: da una parte SpamHaus, società no profit che si occupa di anti spam, dall’altra CyberBunker, provider Olandese.
Il motivo?
Spamhaus il 19 marzo scorso ha inserito diversi indirizzi web ospitati sui server di CyberBunker in una black list, bloccandoli poiché ritenuti poco trasparenti e quindi potenzialmente malevoli. Forieri di spam, spazzatura che ci arriva sotto forma di e-mail o pop up.
Ovvio che il provider olandese non ha gradito il blocco di alcuni clienti e in risposta a questo atto ritenuto illegittimo ha scatenato quello che i più autorevoli giornali del mondo hanno inquadrato come uno dei più grandi attacchi alla rete della storia.
Attacchi DDoS (“distributed denial of service”), un vero e proprio bombardamento di dati verso Spamhaus con l’intento di mandare in tilt i suoi server facendoli collassare, ai quali sono seguiti una serie di colpi a catena che ben presto hanno investito tutto il world wide web causando rallentamenti e mancate risposte.
[dw-post-more level=”1”]La polizia di cinque stati indaga su questa impalpabile battaglia, mentre le parti in gioco, per continuare nell’offensiva, pare che si stiano avvalendo di vere e proprie (cyber) bande criminali russe e dell’Europa dell’est, patria dei più temibili hacker del mondo.
In campo per arginare bombardamenti di centinaia di gigabite al secondo anche giganti come del web come Google e You Tube, messisi a disposizione per assorbire l’immane traffico.
Quindi, se il sito che state visitando – compreso giornaledibarganews – risulta lento o non risponde, non prendetevela con la connessione, con il computer o con qualche altro innocente: il web è in guerra e gli attacchi non sono ancora conclusi.
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