 Una rimpatriata, un revival, un’irrinunciabile occasione per trovarsi di nuovo dopo aver passato, anni prima,  lunghi momenti insieme. Erano circa 70  “quelli di” Radio Fornaci One che ieri sera hanno raccolto l’invito e si sono seduti ai tavoli del Bugno per una bella cena durante la quale hanno ricordato momenti belli e brutti di quasi trent’anni di collaborazione.
Una rimpatriata, un revival, un’irrinunciabile occasione per trovarsi di nuovo dopo aver passato, anni prima,  lunghi momenti insieme. Erano circa 70  “quelli di” Radio Fornaci One che ieri sera hanno raccolto l’invito e si sono seduti ai tavoli del Bugno per una bella cena durante la quale hanno ricordato momenti belli e brutti di quasi trent’anni di collaborazione.
Tecnici, speaker, disk jockey, giornalisti… tra le fila di una piccola radio di provincia hanno militato tanti talenti che con passione e molto spesso per puro hobby hanno fatto storia. Chi non ricorda le telecronache delle partite o le tenere dediche in diretta?
Di questo e di altro si è parlato durante la festa di ieri sera, organizzata proprio per riunire le decine di persone che negli anni hanno dato il loro contributo ad una realtà che è stata parte integrante della comunità e pioniera tra le radio libere.
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Radio Fornaci nasce a metà degli anni 70, in piena disco music, quando 2 o 3 fantasiosi ragazzi riuscirono a trasmettere il loro segnale radio da una via all’altra di Fornaci… Da li il passo per creare una stazione fu breve e l’esperienza ebbe inizio.
La nascita ufficiale corrisponde con l’inaugurazione della prima sede dell’emittente in via Repubblica, vicino a Moto Cordati; la crescita è veloce e presto arrivano nuove attrezzature, ponti radio, tante tante voci che avevano una gran voglia di fare radio. Notiziari locali, dediche in diretta, giochi a premi… Tantissime persone di tutta la media valle e Garfagnana seguivano ed ancora ricordano quei primi programmi.
La Radio cresce e verso il 1980 si trasferisce in una più spaziosa sede sempre in via Repubblica, a questo punto crescono anche i contenuti ed arriva lo sport con dirette da tutti i campi della provincia; notiziari sempre più aggiornati; dirette dai Rally della zona. Anche la vita politica della zona scopre Radio Fornaci come veicolo di promozione chiedendo spazi autogestiti per le varie campagne elettorali. Autogestiti perché l’emittente si è sempre vantata di restare libera e neutrale, senza mai appoggiare nessuna forza politica.
Grande ed indimenticabile l’iniziativa del 1981 di raccolta e consegna di aiuti umanitari alle popolazioni terremotate dell’Irpinia.
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Una decina di anni in quella sede e la popolarità è esplosa a macchia d’olio, trasmettendo fino alla zona di Lucca. Migliaia di aziende sceglievano Radio Fornaci One per pubblicizzare i propri prodotti. Tantissimi personaggi sono passati da lì e tantissimi ragazzi e ragazze hanno potuto provare a fare radio nella vera maniera, quella delle radio libere, con pochi mezzi ma tanta voglia e tanto entusiasmo. Scalette dei programmi abbastanza precise e migliaia di idee belle e innovative che hanno fatto affermare la radio come una realtà indiscussa.
Nel 1991 altro (e ultimo) cambio di sede. Sempre a Fornaci di Barga ma in Via Provinciale. Ancora più grande ed accogliente, con 2 sale registrazioni, sala regia, sala per diretta con ospiti, ufficio… Insomma il top! In quel periodo la radio ha assunto un tono più professionale, con palinsesti precisi, notiziari nazionali ogni ora in diretta da Roma grazie a collegamenti satellitari. Tutti gli enti della provincia si avvalevano della Radio per i loro comunicati. Ma la vera rivoluzione di quegli anni sono stati il progressivo abbandono dei dischi in vinile per l’avvento dei CD e contemporaneamente l’abbandono delle registrazioni su audio cassetta. Tutto diventò digitale! E questi cambiamenti hanno stravolto totalmente il modo di trasmettere. Per esempio un computer era in grado di contenere e gestire circa 600 cd …. Che rivoluzione rispetto a pochi anni prima!
Che dire … RFOne ha segnato un epoca, e non solo per chi l’ha vissuta dall’interno, ma anche per chi accendeva la Radio e trovava sempre qualcuno che informava la provincia di cosa stava succedendo in quel momento, presenti nelle emergenze di tutti i tipi fino al 2000, quando la situazione economica, a braccetto con delle normative sempre più pesanti, ha purtroppo costretto la dirigenza a chiudere i battenti.
Ma la gente non ha dimenticato e spessissimo chiede: ma perché non rifate la Radio? Mah chissà … se si potesse fare solo con la voglia, l’entusiasmo, le idee…
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