Cinema Roma Barga – Il tocco di Piero – barganews.com v 3.0

Cinema Roma Barga – Il tocco di Piero

Piero’s touch – The thousand musical lives of Piero Umiliani

As Barga is now immersed in the Barga Jazz Festival 2023 it is also worth noting that the cinemas Roma in Barga Giardino has fully entered into the spirit of the festival with a showing of The Touch of Piero, a film directed by Massimo Martella

It is a documentary focused on Piero Umiliani, a prominent Italian film composer throughout the 20th century.

His career began in the early post-war years in jazz orchestras for the Allies, but it was his first film score, for “Big Deal on Madonna Street” directed by Mario Monicelli, that established his reputation.

His output was prolific; Umiliani is also remembered for various catchy tunes known worldwide and numerous film soundtracks spanning from the ’60s to the ’70s.

The composer was also one of the pioneers of electronic music in Italy. 

 

 
  

 

Piero’s touch – The thousand musical lives of Piero Umiliani

Piero Umiliani è stato uno dei più importanti compositori italiani di colonne sonore del ‘900. Il documentario racconta la sua parabola creativa, dagli inizi nel dopoguerra nelle orchestrine jazz degli Alleati, alla prima colonna sonora italiana interamente jazz per I soliti ignoti di Monicelli; e poi autore di uno dei motivetti tormentone più noti al mondo (quello che fa Man’ha Man’ha…), precursore della lounge music in decine di colonne sonore di film di genere degli anni ’60-’70, e tra i primi a sperimentare la musica elettronica in Italia, fino alla brusca interruzione dell’attività per colpa di un’emorragia cerebrale a metà degli anni ’80.

Pur attraversando i generi più diversi, Umiliani è riuscito a riportare tutto a una cifra stilistica che resta inconfondibile, segnata dalla leggerezza di tocco, semplice e sofisticato al tempo stesso. Per lui hanno suonato tutti i grandi musicisti del jazz italiano, ma anche Chet Baker, Helen Merrill, Gato Barbieri. E poiché durante il suo lungo percorso artistico ha saputo spesso interpretare il gusto del suo tempo, raccontare e ascoltare la musica di Piero Umiliani è un modo per ripercorrere, anche grazie alle immagini di repertorio, la trasformazione del gusto musicale degli italiani fino agli anni ’90, quando la sua musica è stata riscoperta nelle discoteche da un pubblico di giovanissimi, e i suoni creati da Piero sono stati saccheggiati e campionati dai rapper anglosassoni.

Il film si avvale della narrazione partecipata della famiglia Umiliani; dei ricordi di amici e collaboratori come la cantante Edda Dall’Orso e il bassista Giovanni Tommaso; e degli interventi di storici della musica e del cinema come Vincenzo Mollica, Dario Salvatori, Pierpaolo De Sanctis, Luca Sapio. Il film però non è soltanto un racconto a più voci della vicenda umana e professionale del musicista, è anche e soprattutto un film musicale. Il sound di Umiliani torna a vivere in alcune sessioni live, registrate appositamente per il film, da artisti che hanno collaborato con lui all’epoca, o sono cresciuti ispirandosi alla sua musica. La produzione dei primi anni viene reinterpretata da un gruppo di eccellenze del jazz italiano guidato dal pianista Enrico Pieranunzi; ad un altro gruppo, i Calibro 35, sono invece affidate versioni elettriche delle colonne sonore dei film di genere, che hanno poi ispirato la lounge music; Carlotta Proietti esegue il Valzer della Toppa scritto da Umiliani a quattro mani con P.P. Pasolini, diventato un classico della canzone romanesca. Le clip musicali sono inserite secondo la cronologia degli anni in cui i brani furono composti, e le ambientazioni e i colori citano epoche e luoghi di fruizione, dai night anni ’50 al Festival di Sanremo, dall’arrivo della psichedelica a cavallo del ’68 alle luci stroboscopiche delle discoteche anni ’80