Il periodo delle mascherine per me è stato il tempo per fare nuove scoperte.
Credo che durante il lockdown ogni uno di noi si sia avvicinato di più al web, per trovare informazioni oppure, semplicemente, per capire come si adattavano gli altri a questa drammatica pandemia. Il tempo delle mascherine ha svegliato in me la curiosità e la voglia di conoscere cose che prima non avrei pensato potessero interessarmi.
Tra i tanti annunci online, ho letto quello del corso d’informatica proposto dall’UNITRE di Barga. Attratta e incuriosita, posso ripetere quello che ha scritto un’amica corsista: “mi si è aperto un mondo”.
Per me le lezioni proposte dal Professor Luti sono state molto istruttive, mi sono arricchita di novità sul mondo digitale.
Ho avuto anche il piacere di conoscere della “bella gente”, ovviamente solo a “distanza”, ma pur sempre Adulti Ancora A Scuola.
I racconti dei miei colleghi corsisti hanno suscitato in me riflessioni che mai avevo fatto prima. Così, nel percorso proposto ho trovato l’opportunità di scrivere e raccontare del mio passato nel blog di adultiancoraascuola.eu.
Raccontando il vissuto possiamo lasciare una testimonianza di vita passata alle nuove generazioni. È un po’ come insegnare.
Questa scuola, fatta di adulti che hanno voglia di imparare, restare al passo coi tempi e stare in compagnia, mi piace tanto!
È stata una bella idea creare la t-shirt ed il cappellino con il logo di maidiremaiadulti (il titolo-slogan del blog didattico venuto fuori dai nostri corsi). Penso che siano un simbolo di unione.
Possiamo considerarle la nostra “uniform”, mostrando l’appartenenza ad un gruppo e la voglia di stare in una stessa “classroom”.
Mai come in questo momento il mio slogan preferito ha un senso…….
“c’è sempre da imparare”!
Aspetto con piacere l’occasione di incontrare di persona tutti quanti. Spero sia in questo mese di giugno 2021.
Ed io … mi presenterò a scuola puntualmente anche il prossimo anno accademico.
Ringrazio tutti di cuore per le ore di lezione trascorse insieme, auguro buone vacanze…
Arrivederci …in presenza.
Emma Saisi — link to the article here
