Il Comune di Barga ha ottenuto dalla Regione il via libero per il finanziamento al 50% di un progetto volto a monitorare e controllare il traffico ed in particolare i principali accessi al territorio del comune di Barga. Tutto questo attraverso l’installazione di una serie di telecamere di ultima generazione. Il contributo concesso è di circa 68 mila euro, mentre il progetto nella sua interezza costerà 136 mila euro. La rimanente quota sarà a cura dell’Amministrazione Comunale che, avuto il via libera del contributo, dovrà adesso trovare i soldi nel bilancio comunale.
Il progetto, finanziato nell’ambito del bando regionale “POR CReO 2007-2013″, prevede di installare un sistema di telecamere da utilizzare per consentire una migliore funzionalità dalle rete stradale, per sanzionare gli abusi, ma anche e soprattutto per garantire una migliore sicurezza dei cittadini del comune di Barga.
L’operazione prevede nel particolare l’installazione di oltre una ventina di videocamere di ultima generazione in tutti gli accessi stradali del comune di Barga: Ponte di Campia sulla SR 445, Mologno, lungo la provinciale, Ponte all’Ania lungo la SR 445 ed ancora al nuovo ponte e presso la passerella di Fornaci, monitorando così gli accessi anche dalla strada Ludovica.[dw-post-more level=”1″]Ci sarebbe anche l’idea di studiare l’installazione di videocamere presso gli accessi al comune sul lato montan. Sicuramente rientrerà nel progetto di video sorveglianza anche la ZTL del centro storico di Barga per consentire un più mirato controllo di tutti gli accessi di Barga Vecchia e di sanzionare automaticamente coloro che sono sprovvisti del permesso per accedere alla zona a traffico limitato.
L’installazione del sistema di video sorveglianza, come fece sapere a suo tempo l’assessore alla Protezione Civile, Pietro Onesti, potrà essere utilizzato anche per la prevenzione e per l’eventuale controllo di attività criminose. Di tutto il traffico in entrata ed in uscita dal comune di Barga si potrà infatti risalire ai numeri di targa. Strumento di notevole utilità per eventualmente individuare i colpevoli in caso di rapine, furti o situazioni di criminalità che potessero verificarsi all’interno del territorio comunale.
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Essendo un cittadino con vedute ristrette, mi auguro che dopo aver speso quasi 70.000 euro per la videosorveglianza, l’amministrazione comunale riesca a trovare qualche spicciolo per rimettere la ringhiera sul ponte del giardino e magari qualche toppa qua e là dove più serve.
Date le ristrette vedute della premessa, vedo ad esempio la piazza Galletto che sta progressivamente scivolando via, portandosi dietro il muro della casa dove vivo con la mia famiglia.
La vicenda meriterebbe un approfondimento, sia perché si trascina da tempo (il sindaco era ancora il professor Sereni), sia perché sintomatica di una certa incuria ormai dilagante dalle nostre parti, non soltanto a livello politico, ma anche tecnico.
Per farla breve, alla fine siamo stati costretti a puntellare per quanto possibile il muro di casa nostra: se avessimo dovuto attendere ancora i lavori sulla piazza, alla prossima scossa di terremoto magari ci saremmo ritrovati sul ponte del giardino… senza nemmeno una ringhiera a proteggere la nostra caduta.
Per non parlare dell’eventuale pericolo per chi si fosse trovato a passare da quelle parti. Eventualità più che probabile: via di Borgo è un luogo decisamente “di passaggio”.
Certo, è strano che siano i privati a doversi preoccupare della pubblica incolumità, ma forse non è nemmeno così insolito, almeno nel nostro comune e almeno in questi anni.
Sapere che verrano installate le telecamere, così magari potremo andare su youtube a rivederci il crollo di piazza Galletto, non è una grande consolazione.
troppe cose utili questa amministrazione…
Piazza Galletto andrebbe certamente risistemata, anche per continuare a rendere omaggio ad un personaggio che ben si attaglia con la nostra Italia repubblicana. Infatti, quella piazzetta è intitolata a Matteo di Pieruccio Bartoli, alias il Capitan Galletto, seguace di capitan Francesco Ferrucci, il Ferruccio, ultimo difensore della libertà di Firenze, prima di soggiacere alle potenze straniere e così cantato nell’inno d’Italia: Ognun del Ferruccio ha il cuore e la mano.
Il Galletto, con le sue idee, si arroccò a Sommocolonia da dove dovette partire con la sconfitta dei repubblicani a Gavinana, luogo in cui fu ucciso vilmente il già morente Ferruccio.
Nel 150° dell’Unità d’Italia e con questa idea nel cuore, la Polisportiva Valdilago portò a Sommocolonia il tricolore con una passeggiata conclusasi al monumento ai Caduti vicino all’antica Torre campanaria. Innanzi a tutti l’Eroe Giuseppe Garibaldi sul suo cavallo.
Piazza Galletto dovrebbe essere quindi uno dei simboli per noi di quest’Italia, certamente lo è per il ricordo di un personaggio, tristemente racchiuso in una laconica lapide da cambiarsi per renderla più incisiva, dopo che la piazza fosse stata risistemata a dovere.