Testimonianze di un’altra brutta pagina della nostra storia recente. Di come è andata e di come è stata vissuta e di quello che rimane oggi. Questo il sunto dell’incontro dedicato stamattina alla Giornata del Ricordo, organizzato dall’amministrazione comunale presso l’aula magna “Carradini” di Barga.
La “Giornata” è dedicata al ricordo degli esuli istriani e dalmati, dei rappresentanti della popolazione italiana che furono costretti da Tito e dalle sue truppe, dopo la seconda guerra mondiale a lasciare in fretta e furia tutto quello che possedevano ad a rifugiarsi in Italia dove peraltro non è che furono accolti cordialmente agli inizi. Ma anche a ricordare la vicenda ancora più atroce delle vittime delle foibe. Dei tanti italiani che sono stati trucidati e fatti sparire in nome di quella che è stata un’altra assurda “pulizia etnica”.
Stamani, sul palco, a portare il saluto del Comune, il vice sindaco, Alberto Giovannetti. E’ intervenuta anche la dirigente dell’ISI di Barga, Giovanna Mannelli visto che questo appuntamento è stato organizzato soprattutto per coinvolgere i ragazzi delle scuole superiori in una maggiore conoscenza e coscienza di quanto è accaduto in quegli anni.
Ospiti speciali, testimoni diretti ed indiretti di questa tragedia, Armando Spinelli dell’Associazione Venezia Giulia e Dalmazia di Lucca e Bruno Giannoni, scrittore. Spinelli, che fino al 1948 aveva vissuto a Zara, ha raccontato quanto subito come esule. Giannoni, quello che è rimasto adesso della presenza italiana in Croazia; di quello che ha visto ed incontrato della nostra memoria.
Alla fine un altro importante momento di conoscenza della nostra storia, al quale gli studenti hanno partecipato con interesse, rivolgendo anche diverse domande a Spinelli e Giannoni.
C’eravamo anche noi di giornaledibarganews. Questa è l’intervista che abbiamo realizzato con Spinelli:
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