Giorno 3.: Azrou – Goulmima -– Tinerhir – Gorges du Todra. Volutamente abbiamo passato la notte nella cittadina di Azrou data la sua posizione abbastanza avanzata nel nostro viaggio di avvicinamento al sud. Se avete qualche giorno da trascorrervi potrete passarlo alla scoperta della natura circostante. La cittadina è immersa nel cuore della regione del Medio Atlante ed i boschi di cedri e di pini si alternano a prati verdeggianti dove sono possibili alcune escursioni a piedi.
La foresta dei cedri che si trova lungo la strada che va a sud è davvero bella. Se avete fortuna da queste parti potreste imbattervi anche in qualche dispettosa, ma sicuramente simpatica bertuccia locale, le cosiddette scimmie di Barberia.
Io e Valeria le abbiamo incontrate poco chilometri dopo aver lasciato il paese, direzione Er-Rachidia, lungo la strada, nel bel mezzo della bellissima foresta di cedri (proprio quelli che si ammirano anche a Barga).
La strada attraversa questa meraviglia di foresta e non ci vuole molto, con un minimo di attenzione, a scorgere colonie di bertucce che dividono il territorio, all’apparenza in totale pacifica convivenza, con alcuni cani selvatici. Le scimmiette si lasciano avvicinare senza problemi, ma di animali selvatici trattasi e quindi un minimo di accortezza è d’obbligo. Ed anche di rispetto verso gli ospiti di questa foresta.
Il viaggio di avvicinamento ad Er-Rachidia regala paesaggi montani di notevole suggestione che piano, piano lasciano il posto allo scenario tipico del sud, terra rossa ed arida dove risalta il verde lussureggiante delle delle “palmeraies”, soprattutto da quando si comincia a costeggiare la valle dello Ziz. Qui si ammira la spettacolare geografia giurassica delle Gole dello Ziz che partono a 20 km a sud di Rich, dal “tunnel du Lègionaire” costruito dai francesi.
Ci vuole tutta la mattinata, in auto, per arrivare nei pressi di Er-Rachidia, ma il viaggio vale sicuramente la pena.
Poco prima di entrare ad Er-Rachidia si trova la deviazione per Tinerhir e per le Gorges du Todra e nel bel mezzo dei 100 km di questo tratto si incontra Goulmima, uno dei centri locali della cultura berbera e tappa interessante.
Non ci siamo fatti mancare una piacevole puntata allo Ksar Ait Goulmima, un bellissimo ed antico villaggio cinto da mura ed a differenza di tanti ksour e kasbah della regione ancora abitato da un centinaio di persone.
Ottobre è il mese della raccolta dei datteri ed abbiamo trovato la gente del posto, donne e bambini soprattutto, impegnati sui tetti delle case a far essiccare i dolcissimi datteri della zona che in parte vengono utilizzati per ricavare una specie di pasta, dolcissima e di colore scuro… provate a spalmarla sul pane imburrato la mattina a colazione…
Una guida può condurvi all’ingresso (ma solo fuori) della moschea vecchia di 500 anni e farvi fare un giro all’interno di questo villaggio fortificato fino a raggiungere il palmeto rigoglioso che si trova dietro lo ksar. Con 10 dirham qualche donna del posto accetterà di buon grado di farvi vedere la sua casa e di ammirare il panorama dalla Ksar dall’alto.
Noi abbiamo incontrato il simpatico Youssef che ci ha condotti anche allo studio dell’artista locale che se non sbaglio (ma forse sì) si chiama Mohammed. Youssef lo trovate subito all’interno della porta della Ksar. Vedrete subito la porta azzurra del suo negozio di minerali e fossili che in queste terre abbondano (occhio alle imitazioni… tra quelli che vedrete ovunque spesso si nascondono solo, soprattutto quando si tratta di fossili, imitazioni ricavate da stampi, in resina. Imitati alla perfezione comunque).
Youssef o chiunque altro sceglierete per guida vi spiegherà come si vive all’interno di una vecchia città fortificata ed i problemi per la manutenzione ed il mantenimento di questo monumento vanto di Goulmima che è patrimonio dell’UNESCO. Gli edifici tradizionali, realizzati con mattoni di fango e paglia, sono abbastanza fragili e soprattutto se non curati alla lunga si deteriorano. Ecco perché alcune parti dello Ksar sono in rovina.
E’ un luogo tranquillo, la Ksar Ait Goulmina, e vi regalerà scorci di vita e angoli di ineguagliabile bellezza. Si passate da queste parti non perdetevi la deviazione e la breve sosta.
Il viaggio prosegue verso le Gorges du Todra dove si giunge dopo aver imboccato la strada che si incontra dopo la cittadina di Tinerhir; attraversa verdissime palmeraies e villaggi berberi che a seconda della luce si colorano di giallo o di rosso intensi. Le palmeraies di questa località sono disseminate di kasbah in rovina e le fotografie qui si sprecano.
Ma coloratissime, in continua mutazione di tonalità, suggestive come poco altro, sono le profonde pareti delle Gole del Todra, uno dei tratti più spettacolari della grande faglia che divide l’Alto Atlante dal Jebel Sarhro; attraversate da un fiume cristallino. Sopra di voi due giganteschi, altissimi muri di roccia, vero paradiso per chi pratica l’arrampicata. Ma anche dal basso la soddisfazione che vi regala questo luogo è tanta.
Lungo il fiume, proprio nel cuore delle gole, trovate un paio di alberghi che offrono anche il trattamento di mezza pensione (uno dei due è stato la nostra scelta), ma le opzioni per dormire qui non mancano anche all’imbocco della Gola provenendo da Tinerhir.
Consigliabile giungere alle Gole del Todra nelle prime ore della mattinata oppure pernottare da queste parti perché al mattino la luce è sicuramente migliore.
Da questa zona si può prendere parte anche ad escursioni e trekking e dalle Gorge du Dades, risalendo, si può percorrere un anello che ricongiunge alle parallele Gole del Dades, ma in questo caso è meglio essere muniti di un bel fuoristrada.
Da consigliare anche una passeggiata a piedi lungo le palmeraies che costeggiano la strada per le Gole.
Se giungete presto ed avete intenzione di pernottare in zona, per ingannare il tempo non è malaccio anche una puntatina alla vicina cittadina mineraria di Tinerhir. Non ha niente di spettacolare da offrire, ma la sua tranquillità (nessun venditore assillante) ed insieme la sua animata vita possono regalarvi momenti di relax da trascorrere in un caffè a veder l’umanità che passa.
Ora basta, via! Di questa tappa s’è parlato anche troppo. E’ tempo di andare a riposare e preparaci per il viaggio di domani. Ci aspetta tanto caldo, tanta polvere e finalmente… il deserto.
PERNOTTAMENTI E PASTI
Yasmina, complexe touristique – Gorges du Todra – www.hotelyasmina.ma – Tel. 05 24895118
Le camere sono carine e pulite, hanno bagno e doccia privata ed acqua calda. L’energia elettrica c’è dal tramonto alla mezzanotte. Per quanto riguarda il ristorante, rispetto a come me lo ricordavo nei viaggi precedenti , è abbastanza, troppo turistico e la cena inclusa nella mezza pensione un po’ sottotono.
Tra i suoi pregi il vantaggio di essere nel cuore delle gole. Costo per una notte in mezza pensione 400 dirham in due.
