E’ davvero pesante il bilancio del terremoto che questa mattina alle 4,05 ha seminato terrore, distruzione e morte tra le provincie emiliane di Modena e Ferrara.
Per quanto riguarda le vittime accertate il bilancio provvisorio parla di quattro operai che lavoravano in due diverse aziende del Ferrarese, di una giovane donna morta per infarto e di un’anziana perita sotto il crollo della sua abitazione. E’ un bilancio provvisorio ed ancora incerto purtroppo, che speriamo non cresca man mano che i soccorsi raggiungono casolari isolati o piccoli paesi intorno all’epicentro del terremoto.
Si comincia anche a fare la conta dei danni. Come riporta la Repubblica, a causa del sisma, ci sono stati crolli e danni ingenti con molte chiese diventate inagibili e migliaia di persone che le autorità tengono fuori dalle case in attesa delle verifiche sulla stabilità. Danni ingenti anche in diversi capannoni della bassa padana e soprattutto nel ferrarese.
Oltre che in Emilia Romagna, la scossa di terremoto (di magnitudo 6 secondo l’Usgs che ha aggiornato i dati in mattinata rispetto al 5.9 dell’alba) e con un ipocentro a 5,1 chilometri di profondità è stata avvertita distintamente anche in Toscana, Veneto (dove non sono mancati anche un po’ di danni), Lombardia ed in Friuli Venezia Giulia.
Anche nei nostri paesi in tanti sono stati svegliati nel letto dalla terra che tremava, ma non ci sono state scene di panico. Ovviamente dalle nostre parti è arrivata solo l’onda d’urto a causa della bassa profondità del sisma e quindi non ci sono state conseguenze importanti.
Dopo il sisma delle 4,05, la zona del modenese, mantovano, ferrarese e di Rovigo è ancora interessata da un intenso sciame sismico con anche consistenti scosse di assestamento.
Many people were woken up this morning just after 4 am but a strong earth tremour felt right across the region.
As you can see from the image from the Stazione Sismica in Lucca, the ground was still shaking 40 minutes later with a series of smaller after shocks. The epicentre was near to Bologna and registered 5.9 Richter with a A 5.1 MW aftershock occurring approximately one hour after the main event.
The 2012 Northern Italy earthquake was a 6.0 magnitude earthquake, which struck about 35km (22 miles) north of the city of Bologna in northern Italy at 4:03 am on 20 May 2012 local time (02:03 UTC) at a depth of 5.1 km. Initial reports list three casualties, a worker at a factory in Ferrara plus two other people.Several churches in towns around the epicenter suffered damage.
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A powerful earthquake shook Italy’s industrial and densely populated northeast early Sunday, killing three people and felling homes and church steeples around the historic city of Ferrara.
Emergency services said at least 50 people were injured in the 6.0-magnitude quake, which struck around 0200 GMT, sending thousands of people running into the streets in town and cities from the Emilia-Romagna region to Venice.
Authorities said the quake’s epicentre was the commune of Finale Emilia, 36 kilometres (22 miles) north of Bologna.
A 29-year-old Moroccan man was killed by a falling girder when a factory building collapsed in the small town of Ponte Rodoni di Bondeno.
Two Italian workers died when a roof caved in at a ceramics factory in Sant-Agostino. And another worker was reported missing when the roof of another factory collapsed in a town in the same area.
One of the men killed in the factory collapse, Nicola Cavicchi, 35, “wanted to go to the seaside but because of the bad weather forecast he decided to go to work to replace a colleague who was sick,” a family member told local media.
Another worker was reported missing in the collapse of a roof on a foundry in another village in the same area.
And a 37-year-old women died near Bologna, with reports suggesting she may have had a heart attack brought on by panic during the quake.
In Finale Emilia, firefighters rescued a five-year-old girl who was trapped in the rubble of her house after a rapid series of phone calls between a local woman, a family friend who was in New York and emergency services.
The magnitude 6.0 quake happened at a depth of 5.1 kilometres (3.2 miles) and lasted around 20 seconds, followed by several aftershocks.
“We were very afraid, all the village went out into the street after the first shock, after the second many took shelter in their cars, but fortunately the damage was fairly limited, above all affecting churches,” Umberto Mazza, the mayor of Ostiglia, near Mantua, told the Italian news agency ANSA.
First television footage showed half-collapsed houses with heaps of rubble on the roads. Several church steeples and towers also partly collapsed.
The region shaken by the quake is Italy’s industrial heartland but also home to priceless architectural and art treasures. The historic centre of Ferrara is classified as a world heritage site.
Hospitals were evacuated as a precautionary measure.
Telephone switchboards of emergency services were inundated with calls immediately after the quake.
Earlier a 4.1-magnitude quake shook the Lombardy region around Milan, Italy’s financial and business capital, and was felt in the historic cities of Modena, Mantua and Rovigo as well as Ferrara.
Seismic experts said the relatively small size of the aftershocks meant the worst was likely over.
In a show of calm nerves, officials opened polls as planned for the second round of local elections in the cities of Piacenza, Parma, Budrio and Comacchio.
Enzo Boschi, a reputed seismologist in Italy, said: “It is not true that there are never earthquakes in the Po plain. Ferrara suffered a very big one in the 15th century. You can still see the traces.”
“Italy is a very quake-prone country. What we can say is that 5.9 or 6.0 is the maximum strength there has ever been in these zones in the past.”
In March 2009, a 6.3 magnitude quake devastated the central city of l’Aquila, killing some 300 people and leaving tens of thousands homeless. source AFP
Quattro operai morti. Case, scuole, chiese distrutte. L’Emilia Romagna è ancora piegata dal terribile terremoto di questa notte ma puntuale arriva l’agghiacciante commento del solito leghista, il segretario della Lega di Rovato (Brescia) e neoconsigliere comunale, Stefano Venturi: “Terremoto nel Nord italia, ci scusiamo per i disagi, ma la Padania si sta staccando (la prossima volta faremo più piano)” La frase è già stata cancellata dal suo profilo Facebook, ma le critiche sono arrivate a migliaia e l’opposizione – sempre tramite il social network – chiede le scuse.
Ovviamente dissociandomi dalle ca***te che certi personaggi riescono a far uscire dalle loro menti più o meno malsane anche nei momenti più tristi della nostra storia (e dovrebbero essere i Saggi che governarno il Paese…) mi viene voglia di dirgli: ma perchè non ve la prendete, la vostra indipendenza, senza più chiedere niente al resto dell’Italia alla quale non date se non la vostra presunzione di arrogante superiorità? Perchè non ve ne state al vostro sole del nord invece di venire da noi in estate?
Tengo a precisare che io e il coglione leghista non siamo parenti 🙂
Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana. Ma sull’universo ho ancora i miei dubbi. (Albert Einstein)
Aveva nel cervello il suo tallone d’Achille.
Visto che l’intelligenza ha dei limiti, perché la stupidità non ne ha?
Mi viene da aggiungere, rileggendo meglio, che l’opposizione (ma non solo quella, i – pochi per la verità – politici ancora onesti e i – un po’ di più ma non molto molto di più – cittadini ancora onesti) dovrebbe chiedere qualcosa di più delle scuse a quel signore: la testa! La testa di certi soggetti andrebbe chiesta (non violentemente, ovvio, basterebbe una sorta di gogna mediatica per chi si rende protagonista di simili uscite; certo, è pericoloso, ci sarebbero paginate intere di gogna sui giornali)