An interesting article has just been published on the Slowcomix site concerning Nazareno Giusti and his latest graphic novel, based on the life and work of Antonio Ligabue.
Regular readers to this site will have already had a preview of this work as it was an integral part of the cube2 which was presented back in August at the Barga Jazz Club Summer at Villa Libano.
Andrea Guzzoletti, Simone Venturi and Giuseppe Jos Venturi were somehow crammed inside the cube with all their instruments playing a composition based around the work of Italy’s most famous naive painter, Antonio Ligabue.
On the outside Nazareno Giusti was drawing scenes from his latest graphic novel, based on the life and work of Ligabue.
L’associazione culturale Slowcomix, fondata a Prato alla fine del 2009, si propone di promuovere e diffondere la conoscenza del Fumetto, una “arte sequenziale” che ha saputo, negli anni, lasciarsi dietro i tanti pregiudizi per trasformarsi in un’arte visuale completa, una “letteratura disegnata” capace di veicolare contenuti ed emozioni al pari di altre forme narrative.
Il nome che abbiamo scelto si ispira in modo divertente ai valori promossi in tutto il mondo dall’associazione Slow Food, perché anche Slowcomix vorrebbe cercare di promuovere la lentezza, intesa come piacere nel leggere un’opera a fumetti, e la qualità.
Slowcomix propone il recupero dei valori autentici del Fumetto, difendendo i saperi lenti che rischiano di scomparire nel caos affollato delle mille produzioni, e dedicandosi allo studio degli autori e dei movimenti che ne hanno fatto la storia.
Slowcomix afferma la necessità di promuovere una vera educazione alla lettura del Fumetto, insegnando il gusto per la varietà e il piacere di fronte alla diversità di idee, stili e tecniche, con l’intenzione di combattere ogni ghettizzazione.
Slowcomix rifugge l’omologazione che impera, aiuta la salvaguardia delle piccole realtà editoriali e sostiene quindi un nuovo modello di editoria fumettistica meno intensivo e più attento al valore di opere e autori.
Slowcomix si propone, infine, di discutere, approfondire e far conoscere tutti i cambiamenti inevitabili che l’avvento delle nuove editorie digitali porterà anche in questo settore.
Nazareno Giusti – Ligabue, Il Ruggito
Le biografie di personaggi famosi sono ormai diventate un genere a sé stante dell’editoria a fumetti, e mi sembra che specialmente in Italia si sia sviluppata, negli ultimi anni, una grande attenzione verso questa forma di racconto. A voler pensar male, si potrebbe sospettare che questo tipo di storie, in qualche modo già scritte, sopperiscono alla carenza di idee per sceneggiature inedite, ma sarebbe una conclusione affrettata, perché realizzare una biografia è un compito tutt’altro che facile. Forse qualcheduno ha ritenuto sufficiente raccogliere qualche informazione sommaria qua e là e rimettere insieme una trama alla bell’e meglio, ma in questi casi, purtroppo, i risultati non possono che essere deludenti. Per realizzare una buona storia, anche a fumetti, è invece fondamentale, secondo me, che l’autore ci metta dentro qualcosa di suo, e quando si tratta di biografie è necessario che ci sia un qualche tipo di legame fra narratore e protagonista, altrimenti, nel migliore dei casi, avremo solo un compitino ben fatto.
“Al Matt”, “al Tedesch” sono solo due dei molti nomignoli affibbiati nel corso degli anni ad Antonio Ligabue (1899-1965), il più noto tra i pittori naïf del Novecento italiano. Disprezzato, schernito, rifiutato, segnato da una infanzia fatta di miseria, disperazione e abbandono, dalla malattia e dai tanti ricoveri in manicomio, per anni andò elemosinando un bacio, una carezza: “Non sai quanto bene mi fa”, diceva.
Divenuto famoso prima come personaggio e poi come artista, non ebbe casa, né famiglia; viveva all’aperto, dormiva sotto la luna, mangiava quel che capitava, quando capitava. Quando arrivava in paese, i bambini scappavano e le donne per lui provavano ribrezzo: i vestiti logori, la barba non fatta e poi, in fronte, le cicatrici che si procurava per disperazione, per somigliare a un’aquila e poter volare via.
Il giovane autore di questa biografia di Ligabue, il venticinquenne Nazareno Giusti, che ha già all’attivo ben 4 libri pubblicati, per nostra fortuna ha tutte le carte in regola per realizzare un’opera così, perché leggendo e guardando il suo fumetto si capiscono immediatamente il grande amore e l’enorme rispetto per il pittore emiliano, che è riuscito a trasmetterci attraverso un racconto fatto con passione e impegno filologico. A Giusti non interessano le improvvisazioni o le invenzioni bislacche, perché vuole invece restituirci un ritratto verosimile di Ligabue, anche cercando di cogliere gli aspetti più intimi e poetici di una personalità estremamente complessa e contraddittoria; a me sembra che ci sia riuscito in pieno, anche grazie a soluzioni visuali di grande effetto che tradiscono la sua naturale predisposizione alla pittura e che ben si confanno alle atmosfere ed alle emozioni evocate dalla vita di un artista così viscerale e disperato. Mi piace sottolineare, più di tutto, il sapiente utilizzo narrativo del colore, che cambia tonalità e densità in base ai sentimenti che attraversano il racconto, pur rispettando in modo attento la sintassi del fumetto (onomatopee, balloon, lettering…), ricreata dall’autore in modo tale da amalgamarsi al meglio con vignette che sono ognuna un piccolo dipinto.
Il volume è stato appena presentato a Lucca Comics & Games, ha 176 pagine a colori, gode di una bella edizione ricca di apparati bibliografici e puoi trovarlo in libreria o richiederlo direttamente qui all’editore.
Alessio Bilotta – source