Ogni promessa va mantenuta e quindi cambio di rotta: entreremo nel mondo dell’arte contemporanea che tanti spaventa. Avevo già annunciato la voglia di presentare un evento riguardante il Novecento come secolo di grandi cambiamenti anche in campo figurativo-espressivo e finalmente sono riuscito a trovare qualcosa, ma dobbiamo spostarci sotto le Alpi: il 26 Maggio, ad Aosta, è stata inaugurata “Wassily Kandinsky. L’arte astratta tra Italia e Francia”, a cura di Alberto Fiz.
Riassumendo brevemente, il maestro russo fu il padre della pittura astratta e creatore di una serie di saggi sull’arte teorizzando e concretizzando per punti fermi il movimento stesso andando a creare una cesura nel campo espressivo fino ad allora vista. L’arte ora può essere fatta con “Punto, linea, superficie” e essere pregno di uno “Spirituale nell’arte”: quello che può sembrare banale, grottesco e arretrato rispetto a un quadro accademico è in realtà manufatto studiatissimo e ricercatissimo. Basta solo avere pazienza di scoprire tutte le sue caratteristiche, ma soprattutto (e vale per tutta l’arte, in particolar modo quella dei giorni nostri) bisogna andare oltre al dato visibile e non fermarci a quello che si vede impresso sulla tela; addentrarsi nelle trame del tessuto linguistico e spingersi nell’ordito del fare arte, ma soprattutto del fare pensieri. Argan definì Wassily Kandinsky come “uno dei pittori più intellettuali e dei più avanzati teorici del suo tempo”.
L’esposizione si terrà al Museo Archeologico Regionale in Piazza Roncas, e focalizzerà l’attenzione sulla ricerca astratta del maestro russo presentando opere provenienti da raccolte pubbliche e private comprendendo alcuni capolavori del decennio 1934-44, lasso di tempo durante il quale Kandinsky visse a Parigi e teorizzò il suo linguaggio artistico fino alla morte, avvenuta nello stesso 1944. Per il fatto che ogni intellettuale ha bisogno di confrontarsi con altri, verranno proposte opere di artisti coi quali ebbe dialogo e perciò sarà possibile ammirare anche opere di Hans Arp, SophieTaeuber-Arp, César Domela, Piero Dorazio, Alberto Magnelli, Joan Mirò, Francis Picabia e Luigi Veronesi. La mostra avrà un carattere trasversale tale per cui verranno presi in esame non solo dipinti ma anche tutti quei documenti attraverso i quali si delinea la figura e la poetica del grande maestro e il suo teorizzare il movimento dell’astrattismo. Sarà visitabile fino al 21 Ottobre.
Per info: Assessorato Istruzione e Cultura della Regione Autonoma Valle d’Aosta, Servizio attività espositive, tel. 0165 274401 u-mostre@regione.vda.it, www.regione.vda.it